Matteo Luconi, capo della Squadra mobile
Tentano il colpo in una pizzeria, il titolare reagisce e loro sono costretti alla fuga: individuati e denunciati. E’ successo a Macerata. Nei guai un tunisino e un italiano, sono gli stessi già arrestati per la rapina in Autogrill a Tolentino: il 54enne di Corridonia Francesco Mancioli e il 34enne tunisino, Sami Ferchichi. Il primo è ai domiciliari, il secondo in carcere a Montacuto. Sono stati gli inquirenti della Squadra mobile diretti dal vice questore aggiunto Matteo Luconi a chiudere il cerchio su di loro, per quanto avvenuto il 19 luglio scorso nel centro del capoluogo.
I due, secondo quanto ricostruito dalla Mobile, erano entrati in una pizzeria mentre il titolare stava sistemando per la chiusura. Uno dei due a volto scoperto, senza proferire parola, ha utilizzato uno spray urticante sul titolare, mentre l’altro è rimasto fuori ad aspettare in auto (intesta a una società, ma in uso a uno dei due malviventi).
La pronta reazione del titolare, che l’ha inseguito, ha colto di sorpresa l’aggressore, che è stato costretto alla fuga insieme al complice. È stato inoltre ricostruito che, prima di tentare la rapina, i due avevano fatto sopralluogo all’interno del locale: col pretesto di comprare un panino, si erano seduti per guardare le condizioni del luogo, indossando abiti diversi da quelli utilizzati per la tentata rapina. Gli accertamenti svolti dagli agenti della Mobile con l’aiuto dei colleghi della Scientifica di Macerata e la testimonianza del pizzaiolo che ha riconosciuto uno dei due hanno permesso di risalire ai due. Dalla successiva perquisizione a casa dei due, Mancioli ospitava l’altro a Corridonia, sono saltati fuori i vestiti utilizzato nella tentata rapina.
Sempre loro due, pochi giorni dopo la tentata rapina in pizzeria, sono stati arrestati per il colpo messo a segno nell’Autogrill della superstrada a Tolentino. In quel caso erano arrivati all’alba a bordo di uno scooterone rubato. Era sabato 23 aprile: uno indossava una parrucca da pagliaccio, l’altro il casco. Sotto la minaccia di una pistola avevano minacciato la dipendente, facendosi consegnare la cassa, stecche di sigarette e Gratta e vinci. Un bottino totale di circa 7mila euro. Poi erano fuggiti. I carabinieri li avevano individuati nel giro di 24 ore in casolare diroccato di Corridonia, dove si stavano nascondendo. Davanti al giudice Mancioli aveva confessato, Ferchichi aveva fatto scena muta. Il gip aveva disposto che entrambi restassero in carcere, poi per il 54enne sono stati disposti i domiciliari. Ora devono rispondere dunque anche della tentata rapina in pizzeria.
(redazione CM)
Complimenti per la Polizia che non si demoralizza nonostante come va la giustizia
Ma ci rendiamo conto dove viviamo???!!!!!
Ma tutti a Corridonia? Analogie con un altro caso
amicizie pericolose, che fossero i medesimi di un fatto accaduto da poco...vi sono similitudini in merito età, nazione e città di provenienza
Lo straniero rimandatelo al suo paese, l'italiano ai lavori utili sotto sorveglianza tradotto in galera.Senza mancargli di rispetto.
Due delinquenti uguali
....ci sarà una manifestazione a favore del titolare della Pizzeria oppure contro la sua REAZIONE?!?
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati