Il taglio del nastro della mostra Quattro nel Novecento
di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)
E’ la concretezza l’elemento caratterizzante di Quattro nel Novecento, mostra estiva della Fondazione Carima, inaugurata questo pomeriggio nelle sale di Palazzo Ricci a Macerata. Gli anni Venti e Trenta rivivono in quadri, busti, sculture ma c’è anche un’auto d’epoca che sembra pronta a far sentire il suo rombo, un pianoforte a coda originale, un raffinato abito da donna, in foto e manifesti pubblicitari dell’epoca.
Il vescovo Marconi e la presidente Del Balzo
Una esposizione di gran classe in cui le opere di Primo Conti e di Francesco Messina, dello jesino Betto Tesei e del petriolese Diego De Minicis sembrano incastonati come pietre preziose in una perfetta struttura data anche dalle foto del fondo Balelli e dalla musica di Lino Liviabella. Tante le opere che viene voglia di toccare, i volti che si vorrebbe quasi accarezzare e nature morte dalle quali sembra di poter tranquillamente sfilare una prugna o un’arancia.
Una mostra che richiama un’epoca spensierata ma che fa riflettere come ha ricordato il vescovo Nazzareno Marconi ricordando la teoria dei corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico: «In quegli anni si viveva con leggerezza ma si stava preparando la seconda guerra Mondiale. Il passato ci insegna come questo non può essere un tempo angoscioso ma neanche spensierato e quello che sappiamo ci può servire per evitare corsi e ricorsi storici. Anche perchè sbagliare umano, perseverare diabolico e guardando i tg di oggi il dubbio viene».
Il sindaco Paracroli in visita alla mostra
«L’obiettivo – ha continuato il professor Roberto Cresti, direttore artistico del museo e curatore della mostra – è suscitare memoria in un tempo che informa ma non forma».
«Si tratta di un evento espositivo che è stato reso possibile grazie alla disponibilità e alla collaborazione di tanti soggetti pubblici e privati – ha precisato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – che hanno compreso l’obiettivo finale perseguito dalla Fondazione Carima, vale a dire la promozione del nostro territorio attraverso la valorizzazione del suo patrimonio culturale, che è rappresentato in particolar modo dalle opere degli artisti marchigiani Betto Tesei e Diego e Minicis. Ha tagliato il nastro il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Per l’occasione è stato pubblicato anche il secondo catalogo della collana editoriale “Quaderni di Palazzo Ricci”. L’esposizione Quattro nel ‘Novecento’ sarà visitabile gratuitamente dal 16 luglio al 2 ottobre.
ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato 16 – 19, domenica e festivi 10 – 13 e 16 – 19, lunedì chiuso. Visita libera gratuita
Il professor Roberto Cresti
La presidente De Blazo
bello
Macerata sta diventando un postaccio . Credevo avesse toccato il fondo con l'egemonia amministrativa post-comunista invece c'è una gara per imitarli
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