Alessio Lulaj
di Leonardo Giorgi
«È una canzone contro gli stereotipi, per dare voce alla comunità albanese e dare un messaggio. Nel 2022 siamo tutti una grande comunità, non c’è differenza, non può esistere oggi il razzismo». Ha 16 anni, va a scuola all’Itis Divini di San Severino e da pochi giorni ha pubblicato il suo primo videoclip. Alessio Lulaj di Macerata, nato in Italia da genitori albanesi, da sempre appassionato di tutto ciò che abbia a che fare con un palco (dalla musica al teatro), ha il sogno e l’hobby di diventare rapper. Lo scorso mercoledì ha pubblicato su YouTube il pezzo Shqipe in Italy, prodotto dalla Swisher Records di Montelupone, corredato da un video girato nel capoluogo insieme ai suoi amici e realizzato grazie al loro aiuto e a quello dei parenti. Tutti uniti per il sogno di Alessio. «Di tutti i ragazzi e le ragazze del video – specifica il padre del giovane rapper, raggiunto telefonicamente da Cronache Maceratesi – in realtà solo uno era albanese. Tutti gli altri erano italiani. Non ci sono più distinzioni ormai, si può girare il mondo dentro una città. Alessio è nato in Italia, ma ha studiato la lingua e la cultura albanese nella scuola Naim Frasheri di Macerata».
Un cocktail di culture e suoni dalle origini vicine e lontane ben rappresentato dal testo della canzone, che unisce lingua italiana, albanese e inglese, e dal beat, di chiara ispirazione balcanica. «Più che da un testo – precisa Alessio -, la canzone è nata da uno sfogo che ho scritto. Ho cercato nel tempo di mettere quanto scritto in rima ed è venuta fuori questa canzone. I primi a sentirla sono stati i miei genitori. Poi, tramite la Swisher di Montelupone, la canzone è stata prodotta e pubblicata in due mesi di lavoro». «Io – racconta – sono appassionato di musica da quando ero piccolo. Sono nato qua, ma sono cresciuto con la musica albanese dei miei genitori. Amo più quel suono orientale. Per i testi e per il flow mi sono ispirato ai rapper italiani che mi piacciono». Nella canzone si parla di integrazione, esaltandola, mostrando la visione del mondo di chi, fin da bambino, è cresciuto a contatto con decine di nazionalità diverse, come succede in tutte le città italiane. «Qualche battutina c’è stata quando ero più piccolo sul fatto che ho origini albanesi – racconta Alessio – ma non ho mai sofferto. C’è grande amicizia con persone di qualunque nazionalità e di qualunque parte d’Italia. Sentire parlare di razzismo nel 2022 è veramente brutto». Nonostante il sogno della musica, Alessio tiene bene i piedi per terra. «Spero di continuare a suonare e fare musica. Quando ho una passione dentro, difficilmente riesco a fermarla. Ho scritto così tanti testi che ne ho abbastanza per 10-15 anni. Ma continuerò a studiare, perché se non lavorerò non potrò sostenere la mia famiglia e avere un futuro».
Una scena del videoclip
Complimenti Alessio! Albania nel cuore
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Bravo shqipe