Da due giorni non si può bere acqua nel centro abitato e nella zona artigianale di Chiesanuova e nelle contrade di Schito e Sterpare. Il comune di Treia, su Facebook, chiarisce che si tratta di un «valore relativo ai coliformi superiore di poco la norma», rilevato in seguito a dei controlli dell’Asur nella fontana pubblica della frazione. Per ovviare al mancato servizio, l’Apm di Macerata ha attivato un paio di punti per l’approvvigionamento dell’acqua potabile, tramite autobotti, in via dei Caduti e in via Firenze. Il sindaco Franco Capponi ha emesso un’ordinanza, firmata il 28 marzo: «È fatto divieto a chiunque, per ragioni di igiene e sanità pubblica, il consumo umano dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale, limitatamente alle utenze della frazione di Chiesanuova e delle zone limitrofe alimentate dal serbatoio di Chiesanuova e di Schito. Precisamente nel centro abitato di Chiesanuova, nella zona artigianale di Chiesanuova, in contrada Schito e in contrada Sterpare». Il primo cittadino di Treia informa anche «dell’attivazione, da parte dell’Azienda Pluriservizi di Macerata, di due punti di approvvigionamento di acqua potabile tramite autobotti posizionate in via dei Caduti e in via Firenze».
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