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Atti osceni sul ponte del Diavolo
davanti ad una 14enne: condannato

TOLENTINO - Sotto accusa un civitanovese di 39 anni. Il Gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata ha deciso un anno di pena

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Segue una ragazzina, la chiama, e compie atti di autoerotismo: questi i fatti contestati ad un 39enne di Civitanova che oggi è stato condannato, in abbreviato, ad un anno dal gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata. L’accusa è di corruzione di minorenne.

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L’avvocato Federica Nardi

È il 12 settembre del 2019 quando, secondo l’accusa, sostenuta dal pm Vincenzo Carusi, un uomo di 39 anni mentre si trova a bordo di un furgone, nota una ragazza di 14 anni che si trova sul Ponte del Diavolo, a Tolentino.

L’uomo, dice l’accusa, fa manovra, raggiunge la ragazzina e la chiama. La ragazzina, pensando che gli servisse una informazione, si avvicina al furgone. E dal finestrino abbassato del lato passeggero vede l’uomo che si masturba. Poi il 39enne, in seguito identificato dai carabinieri, fugge. La ragazza anche fugge, spaventata, e torna a casa. Le indagini erano state svolte dai carabinieri dopo la denuncia che era stata fatta dai genitori. Decisiva anche la visione delle riprese delle telecamere. Il 39enne è assistito dagli avvocati Federica Nardi e Massimo Pistelli. Il pm aveva chiesto un anno.

(Gian. Gin.)



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