di Laura Boccanera
Sigilli al dehor del Caffè Maretto in piazza XX Settembre, la procura ha disposto il sequestro preventivo della struttura esterna. L’abuso è stato contestato a metà dicembre dall’ufficio tecnico, servizio edilizia privata.
Lavori effettuati senza titolo edilizio e in violazione della normativa sulla tutela delle Belle Arti. Non è più nella disponibilità del caffè gestito dalla famiglia Leonardi il gazebo esterno realizzato in vetro e alluminio sotto le logge di Palazzo Sforza. Ad eseguire il sequestro e mettere i sigilli alla struttura è stata qualche giorno fa la polizia municipale che ha interdetto l’ingresso. La vicenda era già nota ed era stata oggetto di interventi pubblici fino all’intervento della polizia giudiziaria che ha contestato l’abuso. In molti si erano accorti della struttura incastonata e bullonata sulle colonne degli archi del palazzo storico, in particolare in occasione della cerimonia del milite ignoto quando all’Anc fu sospesa l’affissione della targa in marmo in attesa dell’autorizzazione della Soprintendenza. L’opinione pubblica rumoreggiò con interventi anche sui social da parte degli ambientalisti fino al controllo eseguito dall’ufficio tecnico che ha accertato una serie di violazioni nella realizzazione del gazebo sotto il loggiato. La contestazione è aver eseguito i lavori in assenza di titolo edilizio e in violazione dell’articolo che disciplina la tutela dei beni culturali e del paesaggio subordinando alcuni interventi all’autorizzazione della Soprintendenza ai beni artistici. Il provvedimento è stato pubblicato all’albo pretorio del Comune tra i rapporti di polizia giudiziaria e responsabile dell’abuso è stata indicata la ditta locataria ed esecutrice delle opere. Sulla vicenda l’ufficio tecnico comunale è stato costretto ad esprimersi dopo una richiesta di accesso agli atti da parte di partiti dell’opposizione, facendo sapere che non esistevano autorizzazioni al riguardo.
(l. b.)
Scoperta la targa al Milite ignoto, ma l’affissione è rinviata: serve l’ok della Soprintendenza
Come al solito in questa città fa scalpore quando si tirano sassolini ma quando arrivano le pietre in faccia che fanno male nessuno se ne accorge
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Ma la struttura è tutta di vetro, quasi non si vede. E anche se io non sono un frequentatore usuale, mi piace e da lustro a tutto il centro della nostra città. Va bene che la legge è legge. Ma questo provvedimento è sicuramente controproducente per tutti i cittadini. Tranne che per la concorrenza. Ma le transenne in vetro e ferro che sono state messe sotto al bar della galleria ? Quelle vanno bene ? Speriamo che per una volta si guardi alla cosa più giusta e utile alla città, non ad altro.
…ma siii, chiudiamolo questo caffè, che ci sta a fare lì, non serve a niente e a nessuno, diamo una bella mano di vernice ai soffitti, tutti imbrattati da orribili affreschi maschilisti, mercificatori del corpo femminile e al suo posto mettiamoci la distribuzione dei sacchetti per i rifiuti del Cosmari, si, per i rifiuti, come c’era una volta, e già, c’era una volta, e non solo una di volta!!! gv
Dura lex sed lex…..
mi chiedo come se ne siano accorti? ah… una soffiata.
E i paraventi in vetro e ferro sotto il palais de la galerie ? Va be’ che è area privata, ma sempre costruzione abusiva è. O tutti o nessuno.
QUANTI CAFFE’ AVRANNO PRESO I NOSTRI AMMINISTRATORI PRIMA DI ACCORGERSI CHE QUALCOSA NON ANDAVA!?? FORSE CHE IL SOLITO GRILLO HA SOFFIATO? FORSE UN CAFFE’ VENUTO MALE? FORSE LE ELEZIONI? ANCHE IO NON ME NE SONO ACCORTO, MA RICORDO CHE MOLTI ANNI FA IL PROF.BRUNELLINI(emerito) FECE UNA CAMPAGNA DI STAMPA PER LA “CUCCIA DEL CANE” ABUSIVA CHE SOLERTI VIGILI AVEVANO SEQUESTRATO.
IO PREFERISCO DIRE CHE SE IL SINDACO NON SE NE ERA ACCORTO, HA OMESSO ATTI DI UFFICIO. E CHI HA COMMESSO L’ABUSO DEVE PAGARE QUELLO CHE LA LEGGE PREVEDE. ..ALLA PROSSIMA!