Il medico legale Roberto Scendoni questa mattina all’obitorio per le autopsie di Anna e Alberto Cameli
Sono durate circa cinque ore questa mattina le autopsie di Alberto e Anna Cameli, i due fratelli morti a causa di un incendio scoppiato nella loro casa a fine anno, che sono state disposte dalla procura di Macerata. Dall’accertamento del medico legale Roberto Scendoni e del tossicologo Rino Froldi, da quando emerso, sarebbe confermato che i due fratelli sono morti a causa del monossido che hanno respirato a causa di un incendio partito dal frigorifero dell’abitazione in cui vivevano, in via Severini, a Macerata. In casa la mattina del 31 dicembre, quando è scoppiato il rogo, i soccorritori, hanno rilevato la presenza di monossido.
Gli accertamenti del medico legale e del tossicologo saranno completati nel corso delle prossime settimane. Concluse le autopsie ora è attesa per il nullaosta della procura per poter procedere con il funerale dei due fratelli. Alberto, 66 anni, e Anna, 64, sono stati trovati morti nella loro abitazione la mattina del 31 dicembre. Nella casa, a causa di un cortocircuito del frigorifero, è scoppiato un incendio. A causa del fuoco i due fratelli sono rimasti intossicati e non sono riusciti a salvarsi. Alberto si prendeva cura della sorella, che aveva una grave disabilità. Alberto Cameli, dopo la laurea in Giurisprudenza, aveva fatto l’autista per l’avvocato Oscar Olivelli. Poi era andato in pensione. In città era molto conosciuto e tra le sue passioni c’era quella per la Maceratese, era uno storico tifoso della squadra.
(Gian. Gin.)
Morti nell’incendio, autopsia su Alberto e Anna Cameli Mazzi di fiori davanti al loro palazzo
riposa in pace
R.i.p
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