La presentazione del libro a Macerata
“Me sa mijj’anne”, il libro di Silvano Fazi, , per la nuova collana di Vydia Editore, sarà presentato sabato 11 dicembre, alle 17, nel Teatro comunale di Urbisaglia. La collana, denominata CasediTerra, pubblicherà esclusivamente opere dialettali. La presentazione, curata dall’amministrazione e dalla Biblioteca di Urbisaglia, fa il paio con quella avvenuta già, con lusinghiero successo, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata.
Luca Bartoli
«Si tratta di una novità assoluta – dichiara l’editore Luca Bartoli – che nel panorama editoriale trova pochissimi analoghi riscontri; il favorevole riscontro avuto a Macerata ci fa ben sperare. Abbiamo pensato di dare spazio e voce al dialetto, affinché possa raccontare le sue storie ed i suoi personaggi. Il dialetto non è solo una lingua, ma anche un insieme di valori e di visioni della vita che ha dato vita alle generazioni attuali: ecco perché crediamo che sia utile alla nostra società ed alla nostra socialità portarle a conoscenza, farle scoprire, invitarle nella nostra esistenza».
Il primo titolo già descrive compiutamente i contenuti e le finalità dell’intento: Me sa mijj’anne, ovviro le avventure e le disavventure de òtto generażżïó de contadì de le parte de Macerata di Silvano Fazi, uscito sabato 27 novembre, ha trovato già un’accoglienza positiva.
«Sono rimasto positivamente impressionato – dichiara Silvano Fazi, reduce in settimana da un altro prestigioso riconoscimento per un’altra sua pubblicazione – dall’attenzione che l’uscita di questo lavoro ha suscitato e della curiosità che ha evocato. Era un progetto ardito per la realizzazione del quale molte persone mi sono state vicine, ad iniziare da mia moglie Eliana: a tutte va il mio ringraziamento sentito. Tutto quello che è successo ci dà motivo per continuare, per raccontare, per testimoniare ed anche per diffondere un mondo oggi assai lontano e sbiadito nel ricordo; ma un mondo vero e toccante nei suoi lati umani».
«La collana prevede pubblicazioni di romanzi, storie, dizionari, racconti brevi, poesie, scritti, completamente in dialetto – continuano Agostino Regnicoli e Fabio Macedoni co-direttori editoriali – per iniziare abbiamo scelto quello dell’area maceratese-fermana: un’operazione volta a dare peso, dignità, visibilità e vigore a questa lingua, ma soprattutto ai valori che essa esprime e contiene. Particolare cura abbiamo dedicato anche all’ortografia linguistica, ambito al quale molti scrittori dialettali non sempre dedicano altrettanta attenzione; siamo convinti che, invece, sia un aspetto del tutto fondamentale».
Veniamo al contenuto del libro di Silvano Fazi; questo primo testo edito è la storia di otto generazioni di contadini, raccontate con amore e con dovizia di particolari dall’epigono, potremo affermare, che ne ha ereditato i valori e la sostanza. «Una storia – si legge in una nota – che si sofferma maggiormente nel passato secolo, teatro di due aspre guerre: una testimonianza che i nostri giovani dovrebbero leggere e fare propria per esecrare queste terribili piaghe inventate dall’uomo e dalla sua natura perversa. A partire da una concreta base storico-antropologica, arricchita dalla fantasia e dalla creatività dell’Autore, vengono ricostruiti fatti, situazioni, dialoghi credibili e avvincenti, che accompagnano i lettori nel percorso attraverso secoli di vita delle nostre campagne. La lingua usata è il dialetto di Urbisaglia, nella versione parlata da Fazi negli anni dell’infanzia e della giovinezza, filtrata dal ricordo e modificata nel corso del tempo, che nei dialoghi riflette con grande consapevolezza linguistica le differenze geografiche e di registro dei parlanti».
Nel corso della presentazione verranno letti alcuni passi del libro, scelti dall’autore.
L’ingresso è libero con Green Pass obbligatorio, nei limiti della capienza. Possibilità di prenotazione aperta fino al 10 dicembre.
Per info: 333/7239380 (dalle 14 alle 18).
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