La vice sindaco Francesca D’Alessandro con le dipendenti comunali che oggi hanno indossato la mascherina rossa
«Un segnale importante per tutte le donne, ma non solo, quello che l’Amministrazione comunale insieme alle dipendenti, vuole dare, un segnale per dire alle donne che non sono sole e che anche contro la violenza bisogna fare rete perché unire le forze significa dare risposte efficaci».
Sono le parole della vice sindaca e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro che questa mattina, insieme al Comandante della Polizia Locale Danilo Doria, con le dipendenti comunali, tutte munite di mascherina rossa, ha voluto testimoniare e ribadire, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con uno scatto fotografico, la ferma volontà di contrastare qualsiasi tipo di sopruso e di discriminazione.
Al Lauro Rossi “Guardami negli occhi” – Una volontà che l’Amministrazione comunale ha trasformato anche fattivamente organizzando per la serata di venerdì 26 novembre, l’iniziativa di beneficenza a favore della Croce Rossa Italiana – Comitato di Macerata intitolata “Guardami negli occhi”. Un evento che vedrà sul palcoscenico alternarsi momenti musicali a cura dell’Orchestra di Fiati “Insieme per gli altri” a momenti istituzionali con i saluti del prefetto di Macerata Flavio Ferdani, del questore Vincenzo Trombadore, del sindaco Sandro Parcaroli, del vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro e della presidente della Croce Rossa – Sezione di Macerata Rosaria Del Balzo Ruiti, e interventi del Comandante provinciale dei carabinieri colonnello Nicola Candido, del vice questore di Macerata Patrizia Peroni e del comandante della polizia municipale Danilo Doria. Alla serata parteciperanno anche gli studenti del Liceo Classico Giacomo Leopardi, del Liceo Scientifico Galileo Galilei, del Liceo Artistico Giulio Cantalamessa e dell’IIS Matteo Ricci.
L’ingresso all’evento è gratuito su prenotazione da effettuare alla biglietteria dei teatri di piazza Mazzini aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 17.30 alle 19.30 (tel. 0733230735).
“Orange the world” con il Soroptimist – Sempre in tema di lotta alla violenza contro le donne da domani, 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani, lo Sferisterio verrà illuminato di arancione. L’Amministrazione comunale, infatti, anche quest’anno sostiene i giorni di attivismo, 16 in totale, durante i quali il Soroptmist International d’Italia sostiene la campagna internazionale “Orange the world” promossa da UN Women, ente delle Nazioni Unite per l’eguaglianza di genere e l’empowerment femminile, impegnato nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne.
Percorso di formazione con l’ATS n. 15 – Il 26 novembre, infine, si terrà l’evento conclusivo del percorso di formazione sulle politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere organizzato dall’Ambito Territoriale Sociale 15, insieme alle cooperative sociali “On the Road” e “Il Faro”. Il percorso, iniziato a giugno per un totale di 8 appuntamenti, ha avuto come obiettivo principale l’approfondimento delle metodologie e delle peculiarità della presa in carico della donna vittima di violenza. L’appuntamento dal titolo “Il codice rosso: analisi delle procedure e valutazione dei risultati” ha come focus specifico l’approfondimento della L. 69/2019, il cosiddetto Codice Rosso e vedrà il coinvolgimento di tutte le istituzioni che operano a vario titolo nel settore di riferimento. La giornata verrà aperta dai saluti istituzionali del prefetto di Macerata Flavio Ferdani e del vicesindaco del Comune di Macerata, ente capofila dell’ATS n.15, Francesca D’Alessandro. Saranno presenti, il questore Vincenzo Trombadore, un referente della Regione Marche, Paola Medori in qualità di referente per l’ordine degli avvocati della provincia di Macerata e Loredana Romanucci neo eletta presidente dell’ordine degli assistenti sociali delle Marche. L’importanza della collaborazione delle istituzioni nel percorso di fuoriuscita dalla violenza è sottolineata ulteriormente dai relatori, i quali andranno ad illustrare le peculiarità del territorio maceratese. Interverranno Patrizia Peroni dirigente Squadra Anticrimine Questura di Macerata, Colonnello Nicola Candido Comandante Provinciale Carabinieri di Macerata, Rita Barbieri della Procura di Macerata, Egle Asciutti avvocata del Centro Antiviolenza Sos Donna, Elisa Giusti coordinatrice del Centro Antiviolenza Sos Donna, Giorgia Scaloni referente Asur Area Vasta 3 del Codice Rosa e Ilenia Sabbatini assistente sociale Asur Area Vasta n°3. L’evento sarà disponibile tramite piattaforma Zoom all’indirizzo: https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZAlcuisrzsiGtf_BaL1IlzRmOw9h2IeEM4D. La piattaforma invierà in automatico il link da utilizzare al convegno solo a iscrizione avvenuta.
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PROVINCIA – «Ogni ricorrenza corre il rischio di riprodurre riti e parole di circostanza, che finiscono magari per indebolire o trasformare le ragioni originarie della ricorrenza stessa». La Provincia di Macerata si affida alle parole della sua neo consigliera di Parità, Deborah Pantana, per sottolineare il significato della giornata del 25 novembre. «Nel caso della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne – continua Pantana -, l’imperativo di evitare ogni retorica ridondante, ogni faciloneria, ogni posa insincera si impone in modo particolare. Occorre, dunque, da una parte: rispettare il dramma delle realtà e delle situazioni che questa Giornata evoca; e dall’altra parte: concentrarsi sugli strumenti per affrontare e combattere la piaga o meglio lo scandalo vero e proprio della violenza contro le donne. Una istituzione come la Provincia di Macerata, all’interno della quale ho l’onore e l’onere di ricoprire da poche settimane il ruolo di consigliera di Parità, può e deve contribuire a far crescere negli ambienti della politica e dell’amministrazione pubblica, ed in generale in tutta la società, una sensibilità maggiore sul tema ed una partecipazione attiva fatta di conoscenza, vigilanza, e formazione. La conoscenza è essenziale perché consente di far arrivare alla mente e al cuore delle persone la tragedia inaccettabile di una violenza che spesso provoca gravi ferite fisiche e psicologiche e talvolta addirittura persino la morte, magari come esito di una infinita persecuzione o di una improvvisa aggressione. Si discute ogni tanto sull’opportunità o meno della diffusione delle notizie sui fatti di cronaca nera riguardanti questo triste fenomeno, che interessa peraltro le aree metropolitane come quelle più isolate. Secondo alcuni si rischierebbe un eccesso di informazione, sino alla spettacolarizzazione del dolore e della tragedia. Questo può essere vero in alcuni casi, certo, ma non dimentichiamo che per troppo tempo la violenza contro le donne ha subìto una censura fatta di negazione e di ipocrisia, di accomodamenti e di giustificazioni».
«La conoscenza pubblica di ciò che va a comporre la tragica cronaca nera della violenza contro le donne, pur con tutte le accortezze e le prudenze del caso, è un presupposto indispensabile. Come si può infatti combattere un fenomeno così odioso, se della sua esistenza non c’è una sufficiente consapevolezza sociale e culturale? – domanda la consigliera –. Un ruolo fondamentale lo ricoprono i mass media, tradizionali e non, ma è altrettanto importante che le istituzioni ai vari livelli rilancino e curino una conoscenza più articolata e approfondita delle situazioni e degli eventi. È necessaria tuttavia anche una attività diffusa di vigilanza, cioè di attenzione a ciò che accade accanto e attorno a noi. Operatori sociali, forze dell’ordine e magistratura svolgono una funzione essenziale e primaria, ma anche la singola persona è chiamata a non voltarsi dall’altra parte, a non fare finta di niente quando si accorge che la violenza contro le donne diventa purtroppo fatto concreto dentro la comunità sociale. Inoltre, occorre fare passi in avanti e mobilitare persone e risorse a favore di un’opera di formazione e sensibilizzazione che faccia crescere una rete di attenzione e solidarietà, sulla base di una mentalità libera dall’indifferenza e dal giustificazionismo. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi devono crescere e maturare dentro un ambiente che li formi ad apprezzare e difendere la libertà e il rispetto dell’altra persona che incontrano e con cui si mettono in relazione. Questa Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne non è una questione riservata alle donne e al femminismo impegnato, ma deve servire a coinvolgere anche (e per certi versi soprattutto) gli uomini, perché siano essi i primi testimoni di valori, sensibilità e atteggiamenti nuovi». «L’umanità ha fatto molti progressi in tanti settori, superando ostacoli enormi, raggiungendo traguardi storici e anche abolendo costumi radicati nei secoli ma riconosciuti finalmente incompatibili con valori etici e norme giuridiche. Perché arrendersi allora di fronte alla violenza contro le donne o accontentarsi di controllare e ridurre, quando occorre piuttosto, come indica appunto il titolo di questa Giornata, eliminare un fenomeno inaccettabile? Anche il nostro territorio ha bisogno di strategie e interventi che restituiscano alle donne, nella concretezza della loro vita, il diritto di pensare, studiare, lavorare, amare, essere leader nell’impresa, nella politica, nel sociale, senza dover subire il peso, la minaccia, il ricatto della violenza; senza doversi sentire prigioniere invece che libere; senza dover fare i conti con dilemmi e ansie, con dubbi e paure, quando diventa difficile persino trovare la forza per chiedere aiuto. Come consigliera di parità della Provincia di Macerata, confermo il mio impegno istituzionale e personale perché si compiano passi concreti nella direzione giusta. Mettere tra le priorità la lotta per tutelare e liberare le donne dalla violenza – conclude – non è una rivendicazione di genere ma il riconoscimento che l’umanesimo della nostra civiltà ha bisogno di un pensiero profondo, di un orizzonte grande, di un cuore generoso».
PORTO RECANATI – Domani, giovedì 25, sarà inaugurata una panchina rossa che sarà posizionata in corso Matteotti, accanto al municipio. L’evento, che inizierà alle 18,30, vedrà la partecipazione del sindaco Andrea Michelini, dell’assessore ai Servizi sociali Sonia Alessandrini e del consigliere con delega alle Pari opportunità, Fatou Sall. La panchina rossa, divenuta negli ultimi anni simbolo della Giornata, secondo il Comune «vuole essere un segno tangibile e ben visibile che possa fare da monito e rappresentare l’impegno delle istituzioni a rompere il silenzio intorno a questa emergenza sociale, perché il silenzio umilia, uccide e legittima».
“Guardami negli occhi”, musica e immagini dicono stop alla violenza contro le donne
Ok , ma più fatti , non vedo cambiament in meglio ma sempre più donne vittime di violenza .
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