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Giù il ponte di Castello,
partita la demolizione (Video)

FIUMINATA - Iniziati oggi i lavori, sarà realizzata una nuova struttura al costo di 750mila euro. Il sindaco Vincenzo Felicioli: «Un intervento importantissimo, così si eviteranno esondazioni». Una operazione analoga sarà fatta a Valfornace

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La demolizione del ponte

 

di Monia Orazi

Iniziata questa mattina la demolizione del ponte a Castello di Fiuminata, ne sarà costruito uno nuovo, per un costo di 750mila euro, finanziati dai fondi europei, Por fesr asse 8, dedicati al cratere sismico. Alla regia del progetto l’ingegnere Vincenzo Marzialetti, ai vertici del Genio civile di Macerata, con i suoi collaboratori. Il ponte costerà 2.700 euro al metro quadrato. I lavori sono inseriti nel primo lotto degli interventi per ridurre il rischio idraulico del fiume Potenza, dalla sorgente sino a San Severino. Successivamente toccherà al ponte del cimitero di Fiuminata, essere demolito e ricostruito.

Demolizione-ponte-Fiuminata-5-650x366 Un intervento analogo toccherà ai torrenti la Valle e Fornace, nel territorio di Valfornace, sempre su progetto del Genio civile di Macerata. Soddisfatto Vincenzo Felicioli, sindaco di Fiuminata: «Un intervento importantissimo, dobbiamo ringraziare l’Europa che lo ha finanziato e la Regione Marche che ne ha consentito la progettazione tramite il Genio civile, con l’ingegnere Marzialetti, con cinque interventi previsti qui a Fiuminata, tra cui il rifacimento del ponte di Castello e del cimitero. Il Potenza qualche problema lo ha dato ed interventi come questi garantiscono la sicurezza, impedendo che possano accadere esondazioni episodiche come quelle avvenute nel 2012. Siamo felicissimi di questi interventi, perché stiamo scommettendo molto sul turismo, sulla mobilità dolce, sulla realizzazione di piste ciclabili. Condivido pienamente il pensiero sull’utilizzo di questi fondi del Cis da parte della nuova giunta regionale».

Demolizione-ponte-Fiuminata-3-650x488I lavori che interessano il Potenza da Ponte Sant’Antonio a San Severino, passando per Gagliole, Castelraimondo, Camerino, Pioraco e Fiuminata, arriveranno sino alla sorgente e tramite opere di manutenzione straordinaria si interverrà dove in passato il fiume è esondato, provocando anche danni notevoli. La sistemazione dell’alveo del fiume Potenza garantirà una continuità della pista ciclabile lungo la golena del fiume, tra Pioraco e Fiuminata. I due nuovi ponti di Fiuminata, in acciaio, saranno appoggiati su isolatori sismici. Spiega l’ingegnere Vincenzo Marzialetti capo funzione del genio civile di Macerata: «Sono in corso sette cantieri, questo di Fiuminata è il più importante dal punto di vista strutturale, perché prevede il rifacimento di due ponti, sono cantieri sia sul Potenza che sul Chienti da Fiuminata a San Severino, oltre che a Monte Cavallo e Valfornace, finanziati con fondi comunitari. Gli interventi sono stati concentrati in queste vallate, nella zona più danneggiata dal terremoto, che merita di avere garantita la massima sicurezza dal punto di vista idraulico, anche per evitare il ripetersi di quanto accaduto negli anni scorsi». Per la realizzazione del ponte di Castello di Fiuminata i lavori sono iniziati il 22 giugno scorso, è stato realizzato un bypass provvisorio per garantire la viabilità, mentre quando sarà demolito e ricostruito il ponte del cimitero la viabilità sarà deviata sulla strada per San Cassiano.

Demolizione-ponte-Fiuminata-9-650x488Così l’ingegnere Giordano Piancatelli, direttore dei lavori illustra la realizzazione del nuovo ponte di Castello: «Questo intervento ripristina l’officiosità idraulica del fiume Potenza, questo tratto presenta un intervento importante con il rifacimento del ponte di Castello, utilizzando i fondi europei per la mitigazione del rischio idraulico. Il ponte presenta una forte carenza strutturale, essendo una struttura vetusta e molto ammalorata, che ha terminato il tempo di servizio canonico. L’intervento prevede la demolizione e ricostruzione, prima del ponte Castello e poi del ponte del cimitero. Il nuovo ponte sarà in acciaio corten, fortemente autopassivante, oltre che un ottimo risultato estetico garantisce una durabilità eccezionale nel corso degli anni. Non sarà a tre campate come l’attuale, ma a campata unica con luce di trentatrè metri e a doppia carreggiata, più largo di quello attualmente esistente».

A Valfornace, come spiega il sindaco Massimo Citracca, la riduzione del rischio idraulico servirà a garantire il ripristino completo dell’agibilità di una serie di edifici: «Abbiamo chiesto aiuto al genio civile ed all’ingegnere Marzialetti, per interventi di riduzione del rischio idraulico lungo i torrenti Valle e Fornace, necessari per la ricostruzione post terremoto. In un anno è stata effettuata la progettazione, il progetto esecutivo ci è stato consegnato pochi giorni fa. Adesso con i tempi necessari alla stazione appaltante Suam speriamo di affidare i lavori, che speriamo possano partire entro fine anno. Dovrebbero terminare entro l’estate i lavori del primo stralcio, che sono attualmente in corso. Una volta terminato l’intervento potremo dare l’abitabilità alle abitazioni ristrutturate dopo il terremoto, cosa che senza l’eliminazione del rischio idraulico non sarebbe possibile».

 

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