di Monia Orazi
Boom di iscrizioni alla scuola di medicina veterinaria di Matelica, con il numero record di 55 matricole al corso di medicina veterinaria, altre trenta al corso triennale di scienze delle produzioni animali, oltre cento le domande per la scuola di specializzazione in sanità animale a fronte dei 25 ammessi dalla legge. Sono i numeri resi noti ieri sera durante il consiglio comunale di Matelica, che ha visto per la prima volta nella sua storia la partecipazione del rettore Unicam Claudio Pettinari, dei pro rettori Barbara Re, Andrea Spaterna, Graziano Leoni, Luciano Barboni. In consiglio è stato annunciato un gemellaggio con Ferrara per celebrare insieme la figura di Enrico Mattei ed uno studio dell’ufficio tecnico ha stabilito che le sei aree individuate per ospitare la futura discarica provinciale, in realtà non sono idonee
L’UNIVERSITA’ IN CONSIGLIO COMUNALE – L’iniziativa si inserisce nelle visite istituzionali dei vertici dell’università di Camerino, ai comuni dove ci sono le sedi distaccate di Unicam. A Matelica al San Sollecito è ospitata la scuola di medicina veterinaria ed il vicino ospedale veterinario, che come ricordato dal sindaco Massimo Baldini nel 2011 ottenne la certificazione di qualità della commissione europea, esame che sarà ripetuto il prossimo maggio, con i tecnici europei che saranno in città per cinque giorni per esaminare e certificare gli standard di qualità della struttura. «E’ un onore per noi avervi qua, ha detto Massimo Baldini sindaco di Matelica, siamo onorati di ospitare medicina veterinaria e continueremo ad essere vicini all’ateneo. Dopo il santuario della beata Mattia, il secondo edificio restaurato dal sisma con fondi Unicam è stato l’ospedale di San Sollecito che è di proprietà comunale ed ospita la scuola di medicina veterinaria Unicam. Tra le iniziative in programma c’è il gemellaggio con la città di Ferrara e la valorizzazione delle peculiarità culturali ed economiche delle due città, eccellenze degli studi della chimica, vorremmo ricordare e celebrare la figura di Enrico Mattei, che ebbe da Unicam la laurea honoris causa in chimica, di cui vorremmo ricordare il 50ennale».
La proposta di Baldini, è stata pienamente accolta dal rettore Claudio Pettinari: «Mi piace quanto detto dal sindaco sulla celebrazione di Mattei insieme all’università di Ferrara, città che è unita a noi anche dal sisma che li ha colpiti nel 2012, anche loro hanno un palazzo ducale inagibile. Mi piace pensare che insieme potremmo raccontare Mattei, quello che è stata la chimica in Italia nel periodo più grande e quello che sarà negli anni che verranno. Questo incontro serve anche per vedere cosa potrà essere fatto insieme, ci tengo a dire a Matelica che la nostra ricerca ha individuato dei pilastri sui quali insistere nei prossimi anni: il tema della sostenibilità ambientale, del food, delle eccellenze locali, del patrimonio culturale, benessere nei nostri territori. Li svilupperemo all’interno delle nostre strutture di ricerca anche in modo interdisciplinare. Ne sono certo che saremo noi che il partner che Matelica vorrà identificare per svolgere le attività necessarie, Matelica ha le carte in regola per essere una città moderna e smart». E’ intervenuto anche il pro rettore Andrea Spaterna: «L’ospedale veterinario è stato un pubblico servizio di 24 ore mai arrestato nemmeno durante sisma e pandemia. Nel 2011 l’ospedale è stato considerato un’eccellenza a livello europeo rispondente agli standard di qualità stabiliti dall’Europa. A maggio saremo chiamati a subire questo esame dalla commissione europea, esame difficile da superare perché è molto severa, sarà con noi cinque giorni, valuterà tutti gli aspetti compreso ospedale veterinario. L’attenzione straordinaria dell’ateneo di Camerino, la vicinanza del Comune di Matelica, saranno condizioni a garanzia di un superamento della prova all’altezza della nostra storia recente».
AREE PER LA DISCARICA: MANCA LA SUPERFICIE – Dopo i saluti finali e l’omaggio da parte del sindaco con il volume della storia di Matelica scritto dall’Acquacotta, una bottiglia di Verdicchio ed una medaglia celebrativa, è stata l’assessore ai lavori pubblici Rosanna Procaccini a spiegare come in base allo studio redatto dall’ufficio tecnico comunale, nessuna delle sei aree idonee alla discarica individuate nel piano di ambito approvato da Ato e provincia, è adatta ad ospitare la futura discarica. Ha detto Procaccini: «Da questa prima mappatura è venuto fuori che per l’area più a rischio di località Monacesca, 50 ettari sono con vincoli escludenti e 4 con vincoli penalizzanti, tutta questa superficie risulta nulla ai fini dell’insediamento della discarica, questi sono gli elaborati, gli studi fatti dai dipendenti dell’ufficio tecnico. Per l’area in località Fontebona la superficie residua libera per una discarica è pari 11 ettari, per Sant’Oliviero sei ettari, per Grimaldi 17 ettari, per località Alberata 6 ettari, Mistrianello ha una zona libera di 18 ettari. Non abbiamo la possibilità di insediamenti nel nostro territorio, per avere un’area idonea per instaurare una discarica serve un terreno di 30 ettari e nessuna delle sei aree, presenta una disponibilità di tale superficie. Da questo studio che verrà confermato dall’Ato, non dovremo avere più questa spada di Damocle per l’insediamento di una discarica nel nostro territorio».
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