«Da domani anche la nostra provincia andrà in fascia arancione con tutte le conseguenti modifiche ai nostri comportamenti. Proprio per questo la curva della presa di coscienza collettiva per il contrasto al Covid dovrà essere molto più alta della curva di contagio del virus stesso, se vogliamo realmente sconfiggerlo». Questa la nota a firma del prefetto Flavio Ferdani, del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, del presidente della Provincia Antonio Pettinari, del direttore generale dell’Asur Nadia Storti, del presidente dell’Ordine dei medici di Macerata, Romano Mari. Le autorità sanitarie competenti monitorano costantemente i dati epidemiologici e le strutture sanitarie fanno ogni sforzo per raccogliere e curare le persone contagiate, specialmente quelle più fragili. «A quest’impegno si accompagna quello delle forze dell’ordine, delle polizie locali che fanno lavoro di prevenzione e di controllo, per verificare il rispetto delle regole prescritte e sanzionare le inadempienze. Nonostante gli aspetti incoraggianti di questo scenario di fondo, la situazione dei contagi potrebbe divenire preoccupante, se tutti insieme non rispettassimo le prescrizioni previste. L’impiego costante delle mascherine, il distanziamento fisico, il frequente ricorso alla pulizia delle mani, l’evitare gli assembramenti sono alcune tra le principali precauzioni, che concorrono a prevenire il contagio. Si tratta dunque principalmente di rispettare le regole. Ma la loro osservanza nasce non solo, da una prescrizione, quanto anche da un profondo e diffuso sentire, che risiede nella consapevolezza e responsabilità di ognuno di noi».
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