Super sequestro di marijuana a Cingoli, la procura di Macerata fa ricorso dopo la decisione di non applicare misure cautelari per il 41enne che era finito in manette lo scorso giovedì. Nella casa dell’uomo e in altre due abitazioni di cui aveva disponibilità la polizia aveva trovato 80 chili di marijuana. In udienza la difesa aveva insistito sul fatto che quella sequestrata fosse cannabis light, e dunque con un contenuto di thc inferiore allo 0,5.
Il procuratore Giovanni Giorgio, insieme al sostituto Enrico Riccioni, hanno deciso di proporre appello sulla questione della misura cautelare in quanto il giudice non ne aveva applicata alcuna dopo aver convalidato l’arresto del 41enne cingolano. La procura di Macerata non condivide, pur rispettandole, le argomentazioni del gip in merito al non avere emesso la misura. Il giudice nel provvedimento fa riferimento all’ignoranza scusabile del 41enne sulla normativa che regola il commercio dei prodotti di cannabis light. La procura oltre a presentare appello al Tribunale del riesame ha disposto anche una consulenza tossicologica su quanto sequestrato, che è stata affidata a Rino Froldi. Il 41enne era stato arrestato giovedì scorso, in seguito ad una indagine della Squadra mobile di Macerata nata da controlli di fronte alle scuole che hanno portato ad ulteriori accertamenti su persone sospettate di spacciare sostanze stupefacenti agli studenti.
(Gian. Gin.)
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