di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)
Trovato un cadavere in avanzato stato in decomposizione, choc a Civitanova Alta. Il corpo ormai quasi ridotto a scheletro di un uomo di 66 anni, Giuliano Pagnanini, è stato rinvenuto all’interno di un’abitazione abbandonata vicino al centro storico. Il decesso, secondo i primi accertamenti, risalirebbe a circa due anni fa. A trovarlo sono stati gli operai entrati nella casetta che si affaccia sulla collina di vicolo dell’arco, a due passi dalla sede della società operaia e del campetto. I nuovi proprietari della casa che giaceva in abbandono infatti avevano deciso di ristrutturarla e proprio in questi giorni erano iniziati i lavori di pulizia dell’interno.
Nella camera è saltato fuori lo scheletro dell’uomo. A consentire di risalire all’identità del 66enne i documenti che aveva con sé. Gli operai hanno subito allertato i proprietari e a seguire i carabinieri. Sul posto sono arrivati il comandante della Compagnia di Civitanova Massimo Amicucci e il medico legale Roberto Scendoni. Da una prima visione dei resti la morte risalirebbe ad almeno 2 anni fa. Un riscontro temporale che trova conferma anche nella testimonianza del presidente della società operaia Augusto Borroni che ha riferito come negli ultimi due anni, soprattutto d’estate, dall’abitazione provenisse un odore nauseabondo, ma che nessuno poteva sospettare che vi fosse una persona morta all’interno. Ora sui resti verrà disposta l’ispezione cadaverica per verificare che effettivamente si tratti del 66enne. Dagli accertamenti non sono emersi segni di violenza sul corpo nè elementi all’interno della casa che possano far pensare ad un evento di natura dolosa.
Non si sa ancora perché Pagnanini, che a Civitanova Alta disponeva di un’altra abitazione e vi era ufficialmente domiciliato, dormisse lì. La casa era rimasta disabitata dopo la morte del precedente proprietario, Gustavo Quintavalle, morto anche lui proprio all’interno della sua dimora a causa di un malore. Da allora, circa 8 anni fa, la casa non era più stata abitata e, a quanto pare, era stata occupata da Pagnanini. Solo recentemente gli eredi, con l’obiettivo di restaurarla ne avevano ripreso il possesso. All’inizio di giugno la proprietà aveva anche sigillato l’ingresso con una porta di legno senza però accorgersi della presenza del cadavere. Giuliano Pagnanini era originario di Civitanova Alta, poco tempo fa è scomparso il fratello, Elio, che aveva svolto l’attività di barbiere sempre nel borgo antico, mentre un altro fratello vive in Canada. Qui è rimasta la cognata che però non lo vedeva da tempo e non aveva parenti prossimi. Un passato burrascoso quello di Pagnanini, non privo di vicende giudiziarie che lo avevano condotto in passato a scontare una pena detentiva per una rapina.
(Ultimo aggiornamento alle 20,55)
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