di Giacomo Gardini
«Camminare di nuovo per le vie del centro di Macerata è stato come ricadere in un grande abbraccio». Francesco Lettieri, vincitore assoluto di Musicultura 2019, si presenta così ai tanti studenti che hanno affollato i banchi del Casb, a Macerata, questa sera. «Ringrazio il direttore per avermi voluto qui, in mezzo a voi, a portare la mia musica e le mie parole». In prima fila, a prendere parte all’iniziativa promossa dall’ateneo maceratese, proprio il direttore Mauro Giustozzi.
Ad intervistare il musicista, invece, sono stati Beatrice Guazzaroni e Nicola Maraviglia, di Radio Rum, la radio ufficiale dell’Università, entrambi coetanei di Lettieri, in un frizzantissimo botta e risposta. Dopo aver scambiato qualche battuta, Francesco si è finalmente seduto al piano, dal quale ha sprigionato i versi e le melodie della sua “Quando le mie parole parlano”, accompagnato da Stella Manfredi al violino. Poi è stata la volta di “Ho un sacco di voglie”: «Questa canzone è un inno all’amore e alla vitalità».
Nel corso della chiacchierata, tra musica e poesia, spazio anche al progetto “Unimc amica del pianeta” per la salvaguardia ambientale: un tema cruciale per la vita del pianeta e del futuro dell’umanità. Gli studenti presenti, muniti di libretto, hanno potuto ritirare all’ingresso della sala grande la borraccia ufficiale dell’ateneo, realizzata in collaborazione con la Fratelli Guzzini. «Sarebbe bello – ammette Lettieri – se la musica tornasse ad occupare quel ruolo di educatrice al pensiero critico, per veicolare messaggi importanti come questo». Ed è legandosi alle sue stesse parole, alla rivendicazione della forza assopita della musica, che il vincitore di Musicultura si è esibito nella sua personale versione di quel successo senza tempo che è “La cura” di Franco Battisti. Infine, il brano che gli è valso il primo posto alla 30esima edizione del festival di Musicultura: “La mia nuova età”, insieme al ricordo di Piero Cesanelli, padre della rassegna, scomparso nel settembre scorso. «Questo brano nasce dalla paura, comune a tutti, di perdere i propri cari – racconta Lettieri – Ho provato ad esorcizzarla. La risposta? In fondo, non è tutto qua». Francesco ha ricordato le incredibili emozioni assaporate lo scorso anno sul palco dello Sferisterio, in particolar modo nei minuti finali dell’ultima serata, quando è stato proclamato vincitore. In chiusura, una chicca vera e propria: il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi si è esibito al piano, in un inedito duetto con Lettieri. E mentre nella sala grande risuonavano le note di “Giudizi universali” di Samuele Bersani, Giustozzi ha scherzato: «Come rovinare una splendida serata». Un’ondata di applausi ha invaso il salotto, con la promessa di ripetersi il prossimo anno, insieme al prossimo vincitore di Musicultura.
Solo una volta mi sono emozionato vedendo quel piano suonare...
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