La rotonda di via dei Velini
di Federica Nardi
«Via dei Velini è abbandonata a se stessa» ma «è una vera oasi, una delle vie più belle di Macerata a livello commerciale e residenziale, andrebbe valorizzata». Da un lato erba incolta e problemi di traffico, dall’altro una vitalità che fa invidia a quartieri più centrali. Sono queste le due facce di via dei Velini, seconda tappa del viaggio nei quartieri di Cronache Maceratesi. A raccontare come si sta in zona alcuni residenti e titolari di attività commerciali. Una cosa mette tutti d’accordo: i problemi con la rotonda che collega a via Panfilo e contrada Fontezucca.
L’edicola in via dei Velini
«Più che una rotonda è una forma di cacio – dice Miriam Monachesi, titolare dell’omonima tabaccheria -. L’unica cosa è che almeno ha fatto rallentare un po’ le auto. Qui le auto hanno sempre corso, ci sono stati investimenti e morti anche prima della rotonda». Per il resto Monachesi segnala a più riprese il comportamento di chi abita nella zona: «Le persone buttano la spazzatura male, ci fanno fare una figuraccia anche con i turisti che arrivano e trovano i sacchi di fuori. Le regole vanno rispettate o diventa il Bronx. Altrimenti questa è una zona abbastanza giovane e servita, ora c’è anche la farmacia».
Ladanyi Katalin
Di rotonda e di traffico parla anche Ladanyi Katalin, 68enne che vive nella via da oltre un decennio: «Il primo attraversamento pedonale è davvero pericoloso perché passando con l’auto non si vedono bene i pedoni – spiega la donna -, dovrebbero spostarlo un po’. Qui certamente le auto corrono troppo e vediamo molti incidenti. La rotonda inoltre funziona male: nessuno mette la freccia e chi non conosce la strada come può capire che quella cosetta è una rotonda?».
Valentina Renzi
Valentina Renzi, responsabile della Braceria Tiffany proprio di fronte all’ex cinema, parla di una via «un po’ abbandonata a se stessa. Non c’è vigilanza né grande pulizia. La rotonda provoca dei disagi e l’illuminazione è scarsa. Capisco che la città è grande e ci sono cose più importanti…Però è una via viva anche a livello commerciale, è servita in tutto».
Christian Petrella nel negozio
Lo conferma anche Christian Petrella, 38enne che gestisce la ferramenta: «Questa via è un’oasi sia a livello commerciale che a livello abitativo. E’ centrale ed è comoda. A riprova di questo le attività storiche esistono ancora tutte. Manca però un discorso di valorizzazione, come nel caso delle feste di Natale. Il Comune dovrebbe aiutarci a fare rete tra commercianti per queste iniziative, come già si fa in altre vie. Per il resto anche i residenti qui si trovano bene, è una delle più belle vie di Macerata».
Il marciapiede invaso dall’erba
L’impressione di chi vive e lavora in zona insomma è perlopiù positiva, anche se non per tutti. Ad esempio Mario Domizioli, il barbiere della zona, denuncia un’incuria crescente soprattutto per quanto riguarda il verde pubblico. Basta spostarsi infatti di pochi metri dalla via principale, per trovare in via due Fonti il marciapiede completamente ricoperto di vegetazione e di fatto impraticabile. Anche nell’area verde di fronte al Tiffany cresce erba alta. Inoltre a fine novembre verrà a mancare un servizio essenziale, soprattutto per i più anziani: il bancomat. Unipol infatti si sposterà in un’altra zona della città, lasciando la via sfornita di uno sportello per ritirare.
(2/continua)
Via ghino Valenti invece è un incubo... Bisogna passare da un lato all'altro per transitare a piedi in sicurezza visto che entrambi i lati della strada sono privi di un marciapiede unico... Fermo restando che i marciapiedi esistenti sono sconnessi e spesso sporchi di escrementi di cani
oh
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