La porta Patiana restaurata (foto di Elio Aureli)
A quasi tre anni dal sisma, l’antica porta Patiana torna a splendere. La struttura, che sorge lungo la Sp 209 in località Villa Sant’Antonio di Visso, era stata distrutta dalle forti scosse di terremoto. Ora, grazie alla sinergia tra il ministero dei Beni Culturali, del comune e della ditta Cosmari, la cui squadra capeggiata dall’ingegnere Paolo Berardinelli era incaricata della raccolta delle macerie, la porta vive ancora.
I tecnici della soprintendenza a lavoro
Ogni addetto ha dato il proprio apporto perché da un cumulo di macerie rinascesse un simbolo presente da secoli lungo la via. L’opera di salvataggio è iniziata il primo agosto dello scorso anno, durante un sopralluogo utile alla rimozione macerie. Durante le foto di rito ai materiali, l’occhio esperto dei tecnici ha intravisto nel mucchio dei calcinacci una pietra liscia con una lettera incisa. Avvicinandosi al cumulo è emersa una seconda pietra, con una V incisa, identica alla precedente. Per questo motivo, il capo tecnico della Cosmari Berardinelli ha deciso di non utilizzare mezzi meccanici per la rimozione, visto che avrebbero potuto danneggiare le antiche pietre.
I materiali lapidei
Dopo aver coinvolto i funzionari del Mibac, è iniziato il recupero scrupoloso dei materiali lapidei, riconducibili ad un antico arco/portale che si trovava dov’è attualmente l’area Sae. I pezzi sono stati recuperati a mano, uno a uno, catalogati e quindi trasportati al deposito individuato dal Mibac. Quindi è arrivato il tanto atteso momento della ricostruzione. Ora, passando per Villa Sant’Antonio di Visso, si potrà ammirare in tutto il suo splendore l’antica Porta Patiana, una piccola opera ma segno di grande speranza per la rinascita di questi luoghi .
La porta Patiana prima del sisma
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo piccolo grande miracolo #Vissonelcuore ♥️
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