La Corte di cassazione ha accolto il ricorso presentato da Stefano Santoni, all’epoca consigliere dell’Ordine dei consulenti del lavoro della provincia di Macerata e parte offesa nella vicenda, sulla sentenza di assoluzione del presidente Riccardo Russo, pronunciata dal Tribunale di Macerata il 26 gennaio 2018, che aveva ribaltato la sentenza di condanna pronunciata dal Giudice di Pace di Macerata. A Russo veniva contestato di aver minacciato e colpito con una testata Santoni durante una seduta del Consiglio dell’Ordine dei consulenti del lavoro (era il 26 novembre del 2012), di cui i due facevano parte in liste contrapposte.
Dopo l’assoluzione in secondo grado la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Olindo Dionisi, «precisando che “…la sentenza del Giudice di Pace era pervenuta alla declaratoria di penale responsabilità dell’imputato Riccardo Russo a seguito della puntuale analisi del contenuto delle deposizioni dei testi oculari del fatto…” – dice l’avvocato Dionisi – e che la motivazione della sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale” non rispetta i termini dettati dalle sezioni unite in tema di opposta valutazione del compendio probatorio ed appare lacunosa laddove omette di inserire l’accaduto nel suo corretto contesto”; ha poi aggiunto che è “del tutto assente una valida motivazione circa l’insussistenza del delitto di minaccia, la cui consumazione, peraltro, appare, ancora una volta, congruente con il complessivo comportamento tenuto da Russo a danno di Santoni». In seguito alla sentenza «la vicenda proseguirà ora avanti al Tribunale di Macerata, avendo disposto la Corte di Cassazione l’annullamento della sentenza di assoluzione impugnata agli effetti civili ed il rinvio al giudice civile competente per valore». L’avvocato Olindo Dionisi ed il co-difensore l’avvocato Piero Paciaroni hanno commentato: «La verità dei fatti è stata ripristinata; dispiace constatare come la procura, sin dal giudizio di primo grado ha erroneamente sposato la versione di Russo, chiedendone ingiustamente l’assoluzione anche in secondo grado. Santoni, oltre a riassumere il giudizio avanti al Tribunale di Macerata, insisterà affinchè il Consiglio dell’Ordine dei consulenti del lavoro della provincia di Ancona, competente a giudicare Russo in quanto presidente dell’Ordine locale sia all’epoca dei fatti che oggi, riattivi il procedimento disciplinare che è stato sospeso in attesa della decisione finale ed emetta il giusto provvedimento in relazione ai gravi comportamenti (lesioni e minacce) messi in atto dal presidente dell’Ordine Russo nei confronti di un consigliere di opposizione durante una seduta del consiglio». Russo, assistito dall’avvocato Claudio Marcolini, sulla sentenza: «è solo il rinvio ad un giudice di merito che valuterà la questione nella sua piena fondatezza alla luce di una sentenza che non lasciava margini di dubbio».
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