Flash-mob contro la legge Salvini
«Il vento è cambiato,
basta immigrazione incontrollata»

MACERATA - Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, difende le norme del decreto Sicurezza, poi convertito, dopo la manifestazione di ieri davanti all'ufficio Anagrafe: «Messaggi come quelli rilanciati da Carancini e dalle poche persone che sono scese in piazza hanno contribuito negli anni a creare quel clima che ha fatto della città il simbolo della clandestinità»

- caricamento letture
arrigoni-salvini-1

Paolo Arrigoni con Matteo Salvini

 

«Manifestazioni come quella che si è svolta ieri mattina davanti all’ufficio Anagrafe del Comune di Macerata dimostrano purtroppo quanta ignoranza e quanta strumentalizzazione vengano diffuse riguardo al decreto Sicurezza. I richiedenti asilo, al contrario di quanto sostenuto dai manifestanti, continueranno infatti a beneficiare degli stessi servizi di accoglienza e di assistenza, delle cure mediche e dei servizi scolastici per i minori, indipendentemente dall’iscrizione anagrafica e sulla base del domicilio individuato». Così il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, commenta quanto avvenuto ieri mattina  a Macerata su iniziativa di alcuni attivisti, che si sono ritrovati per contestare le norme contenute nel decreto Sicurezza poi convertito in legge e rivendicare i diritti dei richiedenti asilo.

flash-mob-residenza-viale-trieste-2-650x488

Il flash mob di ieri

«Svariati Comuni, in particolare quelli di piccole dimensioni e che si sono trovati a ospitare per lunghi periodi centri di accoglienza di grandi dimensioni, avevano denunciato la questione connessa all’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, che spesso ha determinato un sovraccarico per i servizi comunali ed un impiego ingente di risorse pubbliche – continua Arrigoni – Il decreto Salvini è quindi andato incontro alle sacrosante richieste di molti sindaci e amministratori, e la Lega lo rivendica con orgoglio. D’altra parte cosa possiamo aspettarci se lo stesso sindaco Carancini, un paio di mesi fa, è arrivato a dichiarare che il decreto Sicurezza grida vendetta al cospetto di Dio? Parliamo dello stesso sindaco della città dove la povera Pamela è stata fatta a pezzi, dove una banda di nigeriani ha spacciato per mesi anche davanti alle scuole e dove l’associazione Gus, che si è accaparrata il business dell’accoglienza in tutta la provincia, risulta accusata di evasione fiscale per milioni di euro. Messaggi come quelli rilanciati da Carancini e dalle poche persone che ieri sono scese in piazza hanno contribuito negli anni a creare quel clima che ha fatto di Macerata il simbolo dell’immigrazione incontrollata e della clandestinità. Grazie a Matteo Salvini però il vento è cambiato e il decreto Sicurezza contribuirà finalmente a riportare sicurezza e rigore anche in città», conclude il Senatore della Lega.

Diritto alla residenza: flash mob in viale Trieste



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X