«Una stangata sull’acqua, i cittadini si uniscano per una class action». L’associazione Cittaverde suggerisce di ricorrere in massa in merito all’aumento della tariffa dell’acqua, approvata dall’assemblea dei sindaci dell’Aato3 e che da stime fatte dall’amministrazione inciderà di circa l’8% sulle tasche dei civitanovesi. A non andare giù è il fatto che l’aumento sia stata applicato in maniera retroattiva su tutto il 2018 e arrivato recentemente nelle case dei cittadini. «Vogliamo sottolineare la pesantezza sociale di questo provvedimento – continua Cittaverde – che colpirà le fasce sociali più deboli. Toccheremo con mano sia i rincari del conguaglio che quelli dell’aumento del 10% a regime normale attraverso la fatturazione dei relativi consumi. Tutto questo forse è sembrato irrilevante a chi rappresentava il Comune nell’assemblea dell’Aato3 viste le scarse presenze. Viene da chiedersi perché nel 2018 tante assenze del nostro Comune in Assemblea e poi voti a favore sulla questione tariffe. Forse si pensava che era un atto dovuto? No di certo. L’assessore al bilancio Belletti doveva o chiedere la sospensione del punto per informare i cittadini e meglio ancora consultarsi con tutti i capigruppo oppure votare contro. E’ auspicabile l’avvio di un contenzioso legale verso l’Aato3 e una class action».
Stefano Ghio
Sull’argomento interviene anche il consigliere comunale Stefano Ghio che contesta l’irregolarità di rendere una nuova tariffa retroattiva e anche l’approvazione della rimodulazione dopo il termine del 30 giugno. Ma il consigliere di opposizione critica anche l’atteggiamento politico del comune di Civitanova. «Non una parola, non una contestazione sulla irretroattività e sui ritardi dell’Aato3 nella determinazione della tariffa, non una parola in favore dei consumatori e dei cittadini – attacca Ghio – Mi chiedo se rappresentare le istituzioni sia governare contro i propri cittadini trincerandosi dietro la tardiva necessità economica di adeguare le tariffe dell’acqua. L’Aato3 nell’ammettere in delibera il ritardo afferma di aver avuto problemi di rilevazione dei dati affermando anche che l’assemblea dei sindaci del 27 luglio 2018 aveva deciso per un rinvio della determinazione delle tariffe per “approfondimenti tecnici in merito alle conseguenze di una politica tariffaria derivane per le diverse gestioni”. Ammettere nell’atto amministrativo l’intendimento di non voler rispettare il termine con ciò creando un conflitto tra il termine fissato per la determinazione delle tariffe e la retroattività della tariffa, appare kafkiano».
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E basta, mai che da questa amministrazione arrivi qualcosa di buono o che non ci siano lamentele ad essa legate. Oggi, bollette dell’acqua rincarate soprattutto per assoluto disinteresse e il solito depuratore con le fresche emanazioni fetide, maleodoranti e puzzolenti. Ieri no luce, no strade praticabili ecc.. Domani, una sola certezza: altra/e lamentela/e. Ma che fine hanno fatto i nostri voti, tritati nel frullatore dell’incapacità.