Il momento di raccoglimento per Alessandra Ercolani a Civitanova
«Ci disturbava l’indifferenza e l’apatia che si era creata. Siamo arrivati troppo tardi per Alessandra». Comincia così Andrea Foglia il momento di raccoglimento in memoria di Alessandra Ercolani, la ragazza trentenne scomparsa a causa di un’overdose circa dieci giorni fa vicino all’Hotel House di Porto Recanati. “Non si può morire droga”, questo è il senso dell’incontro di una quarantina di persone per un breve momento di raccoglimento nel piazzale antistante gli uffici dell’Inps, davanti il parco Cecchetti a San Marone di Civitanova.
«Abbiamo fatto molta fatica a capire se dovevamo realizzare qualcosa o meno, volevamo rispettare il dolore della famiglia – continua Andrea Foglia, presidente dell’associazione “Citanò alla droga” – però abbiamo ricevuto tre telefonate in rapida successione di mamme preoccupate che chiedevano un segnale di qualsiasi tipo. Abbiamo scelto di ritrovarci un luogo defilato per intercettare gli stati d’animo di periferia. Per Alessandra siamo arrivati troppo tardi, ma adesso cerchiamo di aiutare chi ha bisogno». Durante questo questo breve incontro è stata letta una lettere scritta da una mamma, poi è intervenuto il professor Giorgio Barbatelli. Tra i presenti c’era anche la mamma di Alessandra Ercolani, il sindaco Fabrizio Ciarapica e il presidente del consiglio comunale Claudio Morresi.
(foto di Federico De Marco)
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