Avevano lo stesso nome, Alfredo, i due carabinieri medaglio d’oro al valor militare alla memoria, nati a Fiuminata e morti a pochi anni di distanza l’uno dall’altro.
Il conferimento della pergamena
Uno era l’appuntato Alfredo Beni, ucciso in un conflitto a fuoco, a soli 46 anni, il 18 marzo 1977, per dare la caccia a un gruppo di rapinatori, nell’eccidio di Porto San Giorgio. L’altro era più giovane, si spense a soli 23 anni, il vicebrigadiere Alfredo Costantini, sacrificandosi per salvare alcuni ostaggi nel corso di una rapina a Montegrotto Terme dove rimase gravemente ferito, morì il 29 luglio del 1983, dopo un’agonia di 106 giorni, lasciando nel dolore e nello sconforto i familiari e gli amici. Il loro tragico ed eroico sacrificio, il senso del dovere e la fedeltà alla divisa, sono stati ricordati questa mattina dal generale di brigata Fernando Nazzaro, comandante della Legione carabinieri Marche, nel corso del conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei carabinieri, da parte del Comune di Fiuminata.
A consegnare nelle mani del generale Nazzaro, la pergamena con le motivazioni della cittadinanza onoraria, è stato il sindaco di Fiuminata, Ulisse Costantini. Il consiglio comunale ha deliberato di concederla lo scorso 30 novembre, con la seguente motivazione: «Per suggellare un rapporto sentitamente radicato nella cultura e nella tradizione cittadina di questa comunità, un rapporto che ha sempre visto l’Arma dei carabinieri rappresentare il baluardo dell’ordine e della sicurezza pubbliche, vigile testimone delle vicende politiche ed amministrative. Sono figli di questa comunità le due medaglie d’oro al valor militare alla memoria, conferite a due cittadini fiuminatesi: l’appuntato Alfredo Beni e il vicebrigadiere Alfredo Costantini, i quali hanno sacrificato la loro vita per la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica, rispettando il loro giuramento di fedeltà. La stazione dei carabinieri di Fiuminata ha mostrato di essere punto di riferimento anche nelle diverse competenze di protezione civile, come dimostrato nello straordinario impegno assicurato al nostro terremoto, in occasione degli eventi sismici del 2016 e nell’espletamento dei delicati servizi d’istituto, svolti nei mesi successivi garantendo in ogni momento una instancabile attività di assistenza a tutta la comunità, dimostrando un’encomiabile dedizione, altruismo e senso del dovere, un sempre solido e continuo presidio del territorio, partecipando attivamente a servizi di soccorso, emergenza, prevenzione e repressione dei reati».
Durante la mattinata, di fronte alla platea alla presenza del prefetto Iolanda Rolli, del questore Antonio Pignataro, dei carabinieri della zona, della compagnia di Camerino e di altre zone delle Marche, dei vertici regionali e provinciali dell’Arma e delle altre forze dell’ordine, i bambini delle scuole hanno intonato l’inno di Mameli, vi sono stati poi gli interventi di saluto, tra cui quello del sindaco dei ragazzi Simone Rocchi, del vicesindaco Elisabetta Roscioni, prima della consegna della pergamena, a cui è seguita la deposizione di una corona di alloro, al cimitero di Fiuminata, sulle tombe dei due eroici carabinieri.
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