Assalti ai distributori di benzina:
scacco alla banda, quattro arresti

I CARABINIERI hanno chiuso il cerchio su un gruppo di romeni di Alba Adriatica: almeno tre i casi contestati. Scassinavano le colonnine dei self. Uno era stato tentato anche all'Ip della Pieve di Macerata. Sono stati bloccati subito dopo un colpo messo a segno a Marotta, sequestrati 5mila euro in contanti, 11 cellulari e arnesi da scasso

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Soldi, attrezzi, vestiti e cellulari sequestrati

Assalti alle colonnine self dei distributori di benzina: scacco alla banda. Arrestati, con l’accusa di furto aggravato in concorso, quattro romeni, tutti alloggiati all’Hotel Medi Garden Resort di Alba Adriatica, in realtà senza fissa dimora: il capo di 35 anni, già noto per reati contro il patrimonio e altri tre componenti, due di 21 anni e un altro di 25. Alla banda vengono contestati diversi colpi tra le province di Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino e Teramo.

arresto-banda-distributori-4-650x472Le indagini, avviate ad inizio anno, sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Osimo, dirette e coordinate dal maggiore Raffaele Conforti e dal luogotenente Luciano Almiento, con la collaborazione dei colleghi di Alba Adriatica e Fano.  Il 10 febbraio un assalto al distributore “Q8” dell’Aspio di Camerano ha permesso di stringere il cerchio sui malviventi. In quel caso erano state scassinate tre colonnine per un bottino complessivo di 8mila euro, e danni stimati in 35mila euro. Grazie alla indagini, i carabinieri erano riusciti a scoprire che la banda utilizzava per gli spostamenti tra Marche e Abruzzo una Bmw Serie 3 station wagon di colore rosso, con targa romena della provincia di Galati. Sabato notte poi, il colpo tentato al distributore Ip alla Pieve di Macerata, sulla strada che va verso Sforzacosta. Qui la banda è stata costretta a fuggire per via del sistema d’allarme, ma le telecamere di videosorveglianza li hanno comunque ripresi. I carabinieri li stavano già tenendo d’occhio.

arresto-banda-distributori-2-650x433Così il blitz è scattato nella nottata di ieri. Verso le 3,30 la Bmw è stata vista lungo la Statale 16, vicino Fano, in direzione nord. Arrivata al distributore Ip Matic di Marotta, l’auto si è fermata sul lato destro della carreggiata e tre dei quattro malviventi sono scesi, nascondendosi nella sterpaglia, mentre la Bmw si è allontanata. I carabinieri hanno così circondato l’area, mentre i tre sono entrati in azione. Usciti dalla sterpaglia, con guanti rossi calzati sulle mani, hanno prima scassinato una colonnina, poi con il nastro biadesivo sono riusciti a recuperare le banconote dalla cassaforte. A quel punto, sono tornati nella sterpaglia, si sono cambiati i vestiti, sono risaliti a bordo della Bmw che nel frattempo era ritornata e sono ripartiti. I carabinieri, che avevano osservato tutti i movimenti, hanno atteso che l’auto raggiungesse il casello di Fano e qui l’hanno bloccata. E’ scattata la perquisizione e nell’auto sono stati trovati 5mila euro in contanti, arnesi da scasso, torce elettriche, nastro biadesivo e ben 11 cellulari. Sono stati recuperati anche i vestiti abbandonati nella sterpaglia. Da qui l’arresto, con i quattro che sono stati immobilizzati e ammanettati. Stamattina al tribunale di Pesaro, l’udienza per direttissima: il giudice ha convalidato l’arresto dei quattro rom e su richiesta dei termini a difesa del legale di parte, l’udienza rinviata al 6 giugno. Per i quattro sono stati disposti i domiciliari.

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