«Quello che è successo al professor Parillo è un caso di bullismo avvenuto nell’ultimo ciclo di studi». A dirlo è l’avvocato Gian Marco Russo che, insieme al legale Francesco Copponi, ha difeso il docente nel corso del processo in cui era accusato di violenza sessuale verso sei studenti della facoltà di Veterinaria di Unicam, dove insegnava. La vicenda del docente esplode in seguito alla denuncia di uno studente (anche altri cinque poi lo accuseranno), nel dicembre del 2014. Passano alcuni mesi e sul finire di aprile del 2015 il professore, che insegnava all’epoca Anatomia degli animali, viene arrestato e va ai domiciliari. Parillo si difenderà nel corso dell’interrogatorio di garanzia dicendo di non avere mai fatto avances a studenti e aggiungendo: «fatemi tornare ad insegnare, quella è la mia vita». Ma con l’indagine in corso per violenza sessuale l’ateneo lo sospenderà dall’insegnamento in attesa che si completino i processi. Poi lunedì la sentenza di condanna a 3 anni per le accuse di violenza sessuale su sei studenti (secondo l’accusa avrebbe toccato il fondoschiena di alcuni di loro o ne avrebbe carezzato la schiena durante degli esami). Al processo è invece stato assolto dall’accusa di tentata concussione. Lui ha sempre detto di non avere fatto ciò di cui era accusato.
«Dopo la sentenza abbiamo parlato dell’appello. Era giù di morale ma sembrava tranquillo» dice l’avvocato Russo. Ed è stato proprio il legale a chiamare i soccorsi ieri e poi ad andare a casa di Parillo, ad Esanatoglia, quando è stato trovato il corpo senza vita del docente. «L’avevo cercato già in mattinata, sapevo che doveva andare dalla madre, non c’erano margini per pensare potesse essere successo qualcosa – racconta Russo –. Ma nel pomeriggio ho sentito la madre e mi ha detto che non l’aveva visto e allora ho chiamato i carabinieri. Quando siamo arrivati e abbiamo visto che l’auto era in garage abbiamo pensato subito che qualcosa non andava». Nato a Roma, la formazione universitaria a Perugia, dove era anche stato assistente, poi dal 2007 a Unicam. Docente di Anatomia degli animali a Veterinaria. «Era molto bravo, tanto pignolo, esigente, diceva: “sei vuoi fare il veterinario devi sapere la mia materia”» ricorda Russo. Ed è certo che la vicenda del docente «è un caso di bullismo nell’ultimo ciclo di studi». Ricorda il professore anche come «una persona molto educata, mai una parola fuori posto». Il docente è morto per un mix di farmaci. Ieri sera è stato trovato privo di sensi nella sua casa di Esanatoglia, seduto in poltrona. Nell’abitazione tutto era in ordine. Biglietti non ne sono stati trovati dai carabinieri della Compagnia di Camerino intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco. Portato in ospedale, Parillo è morto dopo circa due ore. Lascia la madre e una sorella.
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