Posata prima pietra dell’asilo,
«speriamo di tornare a 40 iscritti»

PIEVE TORINA - Cerimonia nel piccolo centro colpito dal terremoto. La scuola dovrebbe essere pronta entro settembre. Il primo cittadino, Alessandro Gentilucci: «Bisogna fare in fretta per evitare lo spopolamento»

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La cerimonia di oggi pomeriggio, al centro il commissario De Micheli

 

di Monia Orazi

Posa della prima pietra della nuova scuola dell’infanzia ed asilo nido di Pieve Torina, oggi pomeriggio poco dopo le 15. Dovrebbe essere pronta per fine settembre ed è frutto della solidarietà con un contributo di oltre un milione di euro. Alla cerimonia presente il commissario alla ricostruzione Paola De Micheli, l’assessore regionale alla protezione civile Angelo Sciapichetti, il sindaco Alessandro Gentilucci e l’arcivescovo monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, gli esponenti della Fondazione Francesca Rava e i tanti donatori enti, aziende e privati che hanno sostenuto il progetto.

posa-prima-pietra-scu-piev-torina-5-488x650«Con questa cerimonia simbolica della posa della prima pietra, la comunità di Pieve Torina ringrazia i generosi donatori, per aver donato un’opportunità di vita ai nostri bambini – ha detto Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina – questo asilo ridona dignità al nostro popolo. Il grande motore solidale di cui Pieve Torina è stata oggetto, ha garantito tempestività, dobbiamo fare in fretta per evitare lo spopolamento di queste aree interne. Siamo ripartiti dai 9 piccoli che hanno iniziato a frequentare l’asilo e sono arrivati in pochi mesi a venti, ora speriamo che tornino ad essere quaranta come prima del sisma». Il sindaco ha auspicato che entro fine settembre si possa inaugurare la struttura. Entusiasta il commissario alla ricostruzione Paola De Micheli: «Quando una comunità ferita si ritrova intorno ad una solidarietà così concreta, che vedrà la luce e sarà il punto di riferimento educativo per le famiglie, si inietta nella comunità che soffre, quel sentimento che viene meno quando la terra trema, cioè la speranza e la fiducia. Abbiamo commissionato ad una università uno studio comparativo sul terremoto, in tutti i casi l’avvio della ricostruzione è stato circa due anni e mezzo dopo l’evento, quando torna la voglia di riabitare quei luoghi, all’Aquila di cui mi occupo dal 2014 abbiamo finanziato le scuole oggi, qui sono già state finanziate come prima cosa». Gli esponenti della Fondazione Francesca Rava, che per i centri colpiti dal sisma hanno già realizzato sette scuole, l’ottava quella di oggi a Pieve Torina, hanno ribadito il grazie per il sostegno dei tanti donatori, la base dell’ascolto dei bisogni e della volontà di aiutare le comunità duramente colpite dal sisma.

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L’area dove sorgerà l’asilo

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