Tengono occupato il titolare e nel frattempo sottraggono capi sportivi di abbigliamento per 1.200 euro. Quattro paia di pantaloni recuperati dai carabinieri. Una carovana di nomadi è entrata questa mattina attorno alle 11,45 all’interno del negozio sportivo Maracanà di Giordano Perini in via Cecchetti, a Civitanova. Il proprietario è stato circondato da 16 rom tra donne e bambini: subito si sono diretti al reparto abbigliamento e hanno iniziato a fare confusione, a mettere le mani ovunque e a toccare la merce. E’ Perini stesso a raccontarlo con uno sfogo sulla sua bacheca Facebook: «oggi 16 zingari sono entrati in negozio e hanno rubato merce e io stesso ho tolto dalle mani dei bambini gli orologi della Tom Tom mentre le donne in tre secondi hanno rubato abbigliamento sportivo e sono uscite dal negozio dirette verso il lungomare sud». Perini racconta che mentre era all’interno con la commessa la carovana di nomadi è entrata e ha iniziato ha inscenare tentativi di furti fasulli per confondere il proprietario, mentre alcune donne sottraevano davvero alcuni prodotti: «sono entrati in massa – racconta – avevano coperte, borse, hanno fatto un gran casino ed è stato difficile tenere tutti a bada, ho provato a cacciarli tutti, ma nel frattempo erano riusciti a portare via 18 capi di abbigliamento sportivo per un valore di 1.200 euro. Già tre giorni fa erano passati, forse per ispezionare il negozio. E’ la quinta volta da quando ci siamo trasferiti qui (prima il negozio si trovava vicino allo stadio, ndr) che subiamo taccheggi di merce e furti». Una volta messi alla porta i nomadi, Perini li ha seguiti in auto e ha visto che stavano tornando sul lungomare sud in prossimità dei camper. Il titolare, al telefono con vigili e carabinieri li attendeva sul lungomare per prenderli con le mani nel sacco. I primi ad arrivare sul posto sono stati i vigili urbani in attesa che le pattuglie dei carabinieri, impegnate su altre attività si liberassero. I militari, arrivati sul posto hanno poi ritrovato 4 paia di pantaloni rubati nascosti in un cestino dell’immondizia vicino ai camper parcheggiati. I nomadi avevano però tolto cartellino ed etichette a due paia di pantaloni anche se era evidente dalla foggia che i capi fossero nuovi. La merce è stata riconsegnata al proprietario.
(l. b.)
(foto di Federico De Marco)
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Ma che dite…
sono solo povere persone che per cultura e tradizione vive in case mobili
campando di piccole cose che li aiuta a tirare avanti e fanno tanti figli per rimpolpare questo povero paese con nascita 0,… dovremmo tutti compatirli e ringraziarli…
sto scherzando ovviamente…meglio non esprimersi su questa gente che rischiamo qualche marcia dei centri sociali
Noi razzisti? No! non siamo noi ad essere razzisti, ma loro ad essere ladri professionisti, ossia titolari di una professione che si tramandano nei secoli di padre e/o madre in figlio e/o figlia.
Han rotto,oltre i vetri , anche il resto.Zero tolleranza.