di Laura Boccanera
(foto di Federico De Marco)
C’era perfino un essiccatore nel garage di Montecosaro trasformato in laboratorio della droga. I carabinieri hanno trovato due spazi distinti in uso al pusher arrestato ieri in viale Europa a Montecosaro Scalo per il possesso di 15 chili di stupefacente (leggi l’articolo). Immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre 200mila euro. Si trova ora in carcere A. B., albanese di 28 anni. L’uomo, originario dell’Albania, era in Italia da tempo, prima aveva bazzicato la zona della provincia di Frosinone e poi si era trasferito a Porto Sant’Elpidio. A Montecosaro viveva da un paio di mesi. Era stato identificato nel corso di controlli dei carabinieri, ma non era emerso nulla di strano, al contrario nel Lazio aveva precedenti specifici. I vicini avevano tuttavia notato giri strani da quell’appartamento e dai garage e la notizia dell’arresto non è stata una sorpresa. Non sapeva nulla invece il proprietario dell’appartamento. I carabinieri sono risaliti a lui grazie ad un controllo su Montecosaro diventato più capillare da ottobre scorso e nell’ambito dell’aumentata vigilanza, dopo una serie di appostamenti, ieri hanno fermato la Y10 utilizzata dal 28enne. Aveva con sè, avvolta nella stagnola, una piantina con ancora le infiorescenze pronta per essere consegnata. Un ritrovamento provvidenziale che ha permesso ai militari del nucleo radiomobile della compagnia di Civitanova assieme ai colleghi della stazione di Montecosaro di perquisire l’appartamento.
L’abitazione però era pulita. Ma i carabinieri hanno voluto andare a fondo e hanno trovato due chiavi. L’uomo, visibilmente infastidito, ha riferito che quelle chiavi erano di un appartamento di Roma. Ma i carabinieri non gli hanno creduto e sono scesi di sotto nel garage condominiale dove hanno trovato un grosso borsone: all’interno c’erano i 9 pacchi neri sigillati per evitare che le infiorescenze della marijuana emanassero il tipico odore e che la sostanza prendesse umidità. Assieme ai sacchetti neri anche 6 sacchi di cocaina per 4 chili e 600 grammi. In un secondo garage invece l’albanese aveva allestito il laboratorio per il confezionamento con tanto di essiccatoio e materiale per il taglio. Sul tavolo un altro chilo di marijuana e 400 grammi di dosi pronte da 100 grammi ciascuna di cocaina già tagliata, 4 chili di sostanze da taglio, bilancia. I carabinieri hanno sequestrato anche 3 cellulari in uso al 28enne. Si attendono ora le analisi sulla sostanza ritrovata: se il grosso quantitativo di cocaina dovesse risultare pura tutta la droga immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre 200 mila euro. Ora le indagini si concentrano sulle telefonate e sulla corrispondenza dell’uomo, tutti dati che potrebbero emergere dai cellulari e dagli appunti ritrovati dai carabinieri. L’uomo si trova in stato di arresto presso il carcere di Montacuto.
Quindici chili di droga nascosti nei garage, arrestato un 28enne
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Ma guarda un po….anche noi comuni mortali sappiamo che da la arriva una marea di droga e tra mafia albanese e mafia nigeriana si spartiscono sia il giro della droga che quello ancor più grande della prostituzione….forza ragazzi delle forze dell’ordine c’è voluta la morte di Pamela per farvi uscire dalle caserme….finalmente.
Con 15 kg. di droga in casa, questo non può essere un semplice pusher, ma semmai un piccolo grossista.