Visita alla basilica di San Nicola per il premier Paolo Gentiloni nel corso del pomeriggio trascorso nel Maceratese, tappa di mezzo, quella di Tolentino, tra la visita a Pieve Torina e quella a Macerata. Alle 16,30 Gentiloni è arrivato puntuale nella città di cui è cittadino onorario. Ad attenderlo il sindaco Giuseppe Pezzanesi, il vescovo Nazzareno Marconi, il commissario Paola De Micheli, il governatore Luca Ceriscioli e l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti.
Il premier ha potuto vedere lo stato in cui versano i diversi ambienti del complesso monumentale dopo il terremoto: il cappellone, la sacrestia e tutte le sale del museo del santuario. Il presidente del Consiglio ha anche visitato i locali che dopo il terremoto sono stati adibiti ad ospitare sia le funzioni religiose che l’urna con il corpo di San Nicola. Si è intrattenuto con il sindaco e con il Priore e ha ribadito, oltre allo stanziamento dei già previsti 3 milioni e 800mila euro, la ferma volontà di avviare i lavori che consentano la riapertura della basilica, senza dimenticare la ricostruzione delle tante abitazioni attualmente inagibili a causa del sisma del 2016.
«Una visita privata – ha detto il sindaco Pezzanesi – che è servita a farli rendere conto della esiguità dei fondi necessari finora stanziati e che mancano circa 5 milioni; il rischio è quello di avviare i lavori e di non avere a disposizione i finanziamenti che servono per completare le tante opere di ristrutturazione necessarie per riportare l’intero complesso, santuario in primis, agli antichi splendori. Inoltre, con l’occasione – ha concluso il sindaco – è stato ribadito ancora una volta, che è necessario avviare la ricostruzione privata per accelerare il ritorno a casa delle persone che hanno le proprie case danneggiate e anche su questo fronte abbiamo avuto delle rassicurazioni che ci fanno ben sperare».
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