Margherita Lemmi riceve le chiavi delle Sae da Pazzaglini
di Monia Orazi
Consegnate venti casette nell’area di via Cesare Battisti 2 alle porte di Visso, ad un passo dall’ex stabilimento Vissana Salumi. Un parto lunghissimo, che ha visto tre rinvii. Ufficialmente a Visso le consegne sono a quota 76, ma sono quasi pronte altre 26 Sae a Pretare e quattro al campo sportivo, per cui si stanno finendo le infrastrutture esterne, con tempi di una decina di giorni, con meteo a favore, o di qualche settimana se ci sarà maltempo. Più indietro il cantiere di via Cesare Battisti 1, restano da completare le Sae anche nelle zone 3 e 4 di Sant’Antonio 1.
Le prossime Sae, tempo permettendo, dovrebbero essere consegnate nelle prossime settimane, le ultime dove i lavori sono più indietro, entro il prossimo aprile. «Per noi oggi è un bel giorno, venire a stare qui tutti insieme è un modo per ricostruire la comunità, i miei figli ritrovano vicino anche alcuni dei loro amici», ha detto la geologa Margherita Lemmi, tra i primi ad entrare nella Sae, insieme al marito Maurizio ed ai tre figli. «La consegna è stata rinviata tre volte, finalmente lo dirò quando avremo consegnato tutte le aree Sae, questa è la quarta area che consegnamo, ne mancano ancora tre, ci sono un’altra trentina di Sae pronte, su circa settanta si stanno finendo le infrastrutture secondarie – ha detto Giuliano Pazzaglini sindaco di Visso –. Più o meno siamo a due terzi delle Sae consegnate. La cerimonia la farò quando consegnerò l’ultima casetta. Mai fatto nessun tipo di cerimonia, nessuna polemica, la mancanza di rappresentanti istituzionali è una scelta. Per rispetto di chi è fuori e sopporta tutti i disagi, abbiamo scelto di non celebrare quelli che non sono risultati, perchè il risultato sarà il rientro di tutti. Quello celebreremo». Riguardo ai problemi rilevati nelle Sae, spiega il primo cittadino: «E’ sempre stato così, c’è chi lo dice e chi no. Non mi ritengo né sfortunato né penalizzato rispetto ad altri. Evidenzio quello che ho riscontrato, altri non lo fanno, ma la situazione è la stessa dappertutto. Le Sae finchè non sono perfette non le consegno, ci mettessero la faccia loro eventualmente. Se non sono finite e complete non le consegno». Riguardo agli altri progetti per la ripartenza di Visso, Pazzaglini si sofferma sull’area commerciale all’ex Park Hotel: «E’ il nostro progetto più importante, ha assunto dimensioni tali che anche il bando per la progettazione è di rilevanza europea, questo allungherà i tempi. Abbiamo chiesto assistenza alla stazione unica appaltante delle Provincia di Macerata, 530mila euro costerà la progettazione, l’importo totale si avvicina agli 8 milioni di euro. Abbiamo scritto il 19 dicembre, abbiamo sentito il presidente della Provincia Antonio Pettinari pochi giorni fa, spiegandogli che per noi è importantissimo, chiedendo che ci sia tutta l’assistenza necessaria, non posso pretendere esclusività di attenzione da parte dei suoi funzionari, però è evidente che questo potrebbe essere il progetto più importante per cui sono incaricati. Si doveva gestire questa emergenza, come dopo il terremoto del 1997, con una legge speciale che derogasse troppi strumenti burocratici, normativi e urbanistici che ci vincolano molto».
Senza voler fare polemica ma...urbanizzare per 4 SAE...che costo ha....
Poi non dite che i costi sono alti...
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