Marco Tarquinio in un precedente incontro al Claudiani
Dallo Ius Soli ai temi educativi, dalla povertà ai valori fondamentali per l’uomo, dalla protezione civile al lavoro. Questi sono alcuni dei temi che saranno trattati negli “Incontri d’Autunno”, organizzati dal Circolo Aldo Moro. Gli incontri si terranno tutti nell’Hotel Claudiani di Macerata, sempre di venerdì, a partire dal 13 ottobre. L’orario di inizio è stato fissato sempre alle 21, tranne che per l’incontro del 3 novembre che sarà alle 18. Ecco il programma: “Italiani senza citttadinanza” sarà il tema di questo venerdì, introdurrà Piero Chinellato, ospite il direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Il 20 ottobre don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile di Milano, parlerà con Luca Girotti, docente Unimc, di “Adulti Assenti, adolescenti infelici”; mentre il 27 ottobre saranno il parlamentare Edoardo Patriarca e il sociologo Massimiliano Colombi a trattare il tema “Povertà ed esclusione sociale: il percorso possibile”. Per l’appuntamento del 3 novembre Roberto Mancini, docente Unimc e padre Alberto Maggi affronteranno le “Riflessioni sul fine vita”; a seguire, il 10 novembre, si parlerà della Protezione civile con l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e il padre fondatore Giuseppe Zamberletti. “Il lavoro, vera emergenza sociale” sarà il tema dell’incontro del 17 novembre con Pierluigi Castagnetti, presidente de “I Popolari” e la responsabile della Csil Silvia Spinaci. Da definire invece la data dell’ultimo incontro su “Ero straniero, mi avete accolto” a cui parteciperanno l’ex ministro Andrea Riccardi e il consigliere regionale dem Francesco Micucci.
Fosse stata una scelta di civiltà la legge sullo ius soli sarebbe stata calendarizzata a inizio legislatura, quindi non fatemi ridere, andate a raccapezzare voti
per qualcuno una "distrazione". Mica volete pretendere che pensi sempre ai terremotati.
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Dello ius soli tutti parlano dei figli che nascono sul suolo italiano ma dimenticano che per la gran parte li educano genitori che vengono da ogni parte del mondo con scarsa scolarizzazione e usi e costumi diversissimi dai nostri.. poi magari escono con I nostri ragazzi e parlano l’italiano ma il seme che e’ in loro e’ tutto meno che italiano. Gli psicologi dicono che un bambino e’ marchiato a vita per cio’ che gli viene insegnato e cosa ha vissuto entro gli 8/9 anni…poi ci meravigliamo se chi mette le bombe in europa sono figli di immigrati di seconda o terza generazione