Sospensione di Vignoni,
il sindaco: “Nessuna spaccatura,
cercheremo qualcun altro”

Il comandante della polizia municipale Sirio Vignoni con il sindaco Ciarapica (al centro) e l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Cognigni

di Laura Boccanera

L’Ugl prende le distanze dal comandante della Polizia municipale Vignoni e stigmatizza l’operato del dirigente di Civitanova. In una nota il segretario regionale dell’Ugl di Polizia locale Vincenzo Marino mette il carico sul provvedimento di sospensione di 3 giorni inflitto a Sirio Vignoni dalla commissione comunale per aver dichiarato di essere tornato al lavoro dopo la docenza dello scorso ottobre, mentre il dirigente si era recato in divisa al funerale del padre di una vigilessa. Il segretario del sindacato ci va giù pesante e dice: «Denunciamo con vibrante determinazione l’urlo di richiesta alla politica cittadina chiedendo di attenzionare la posizione di colui il quale dovrebbe rappresentare e applicare la legge mentre poi si scopre che è proprio lui a violarla».
Interviene dopo che il caso è diventato politico anche il sindaco Fabrizio Ciarapica: «Non c’è una divisione della maggioranza su Vignoni – dice – in campagna elettorale dissi che avrei cercato qualcun altro che poteva far funzionare meglio il corpo di polizia municipale e la volontà non è cambiata. Nonostante questo non c’è un’opposizione a Vignoni, rispetto alcune sue capacità, ma credo che potremmo trovare qualcuno di più efficace».

L’incarico del dirigente terminerebbe il 31 ottobre, fino a quella data infatti in bilancio ci sono i fondi per le sue mansioni. Dopo di che la proroga lo potrebbe far rimanere a Civitanova fino ad aprile del 2019. Per dipanare la matassa però e vedere se è possibile sostituire il comandante la giunta ha dato mandato all’avvocato Feliziani di studiare la pratica. Qualora fosse possibile prevedere un nuovo bando il comandante Benigni, da sempre vicino a Vince Civitanova, sarebbe un papabile? «La delegittimazione di Vignoni all’interno del corpo dei vigili divisi in due fazioni credo sia anche colpa della politica – dice Ciarapica – per questo vorremmo scegliere una figura che possa unire. Benigni? Qualora avessimo l’opportunità di rivolgerci all’esterno apriremo un bando e valuteremo tutti, anche Benigni se vorrà candidarsi».

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