Da sinistra il consigliere Simone Marchetti, il sindaco Massimo Citracca e l’ingegnere Giorgio Occhipinti
Ottava puntata del viaggio di CM attraverso i luoghi colpiti dal sisma
di Leonardo Giorgi
Salta dalla finestra del primo piano, si precipita in strada e vede solo polvere. E’ il 26 ottobre a Pievebovigliana e sono passati pochi secondi da una devastante scossa di magnitudo 5.9. Tra i detriti e la pioggia battente, Simone sente solo urla e pianti. Incontra un amico e i due cercano di farsi strada nel buio. Si sente poi il grido disperato di una donna. «C’è mio nonno incastrato sotto un mobile». Forse per l’adrenalina, forse per il tanto coraggio, Simone entra dentro casa dell’anziano nonostante la pericolosità della struttura e la terra che continua a tremare. Insieme all’amico incontrato per strada, i due ragazzi sollevano la credenza sotto la quale era rimasto incastrato l’uomo e lo aiutano ad uscire da casa. «Sono momenti che non dimenticherò mai. Pensavo solo al fatto che ero vivo» racconta Simone Marchetti a distanza di quasi otto mesi dal giorno che ha cambiato l’entroterra maceratese. A quei tempi, Marchetti era il consigliere di un Comune, quello di Pievebovigliana, che non esiste più. Ma solo per motivi burocratici. Pievebovigliana, dallo scorso primo gennaio, si è infatti fuso con il territorio di Fiordimonte per dare vita a Valfornace, il Comune “più giovane” della provincia, nato nel bel mezzo dell’emergenza sisma. E nonostante tutto, Marchetti fa ancora oggi il consigliere. Ma mentre qualche mese fa era all’opposizione, dagli ultimi giorni è nella maggioranza, in squadra con il neoeletto sindaco Massimo Citracca. Un’elezione che, nel suo piccolo, ha avuto del clamoroso. Citracca infatti, ex sindaco di Fiordimonte e guardia penitenziaria nel carcere di Camerino, si è scontrato con il candidato Sandro Luciani, ultimo sindaco di Pievebovigliana. Luciani disponeva quindi, almeno sulla carta, di un maggiore numero di consensi (essendo Pievebovigliana una cittadina ben più popolosa di Fiordimonte). Ma Citracca ha ribaltato le aspettative ed è diventato, a tutti gli effetti, il primo sindaco della storia di Valfornace.
Il borgo di Pievebovigliana, zona rossa
La zona degli impianti sportivi, utilizzata per la sede del Centro operativo comunale (Coc) e della Croce rossa
«Per quanto mi riguarda, non è stato niente di così clamoroso», commenta il neosindaco nell’ufficio ricavato da uno spazio del palazzetto dello sport di Pievebovigliana, usato anche come scuola dell’infanzia. «Abbiamo messo su una squadra con persone di fiducia sia di Pievebovigliana, sia di Fiordimonte. Ora c’è solo da pensare a lavorare insieme». E se Citracca non si lascia troppo andare all’entusiasmo è proprio perché il lavoro da fare è tanto. Buona parte del territorio è zona rossa e dei 1.033 abitanti residenti a Valfornace, 206 sono attualmente alloggiati negli alberghi della costa, mentre altri 556 hanno chiesto il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) e altri 169 hanno bisogno delle casette (Soluzioni abitative in emergenza, Sae). Sono iniziati intanto i lavori per la nuova scuola, che deve però procedere a tempi accelerati per qualche ritardo burocratico accumulato negli ultimi mesi. In più, sebbene siano già arrivati moduli per buona parte dei negozi e dei servizi (dal barbiere all’ambulatorio), c’è bisogno di creare nuovi spazi per gli uffici comunali. «I dipendenti sono nei container ora – spiega Citracca – e quindi durante le ore più calde della giornata devono uscire dalle strutture, visto che lì dentro ci saranno quasi cinquanta gradi».
L’area in cui sorgerà la nuova scuola di Valfornace
La situazione appare sì grave, ma rispetto ai giorni subito successivi al sisma del 30 ottobre (leggi l’articolo), i territori di Fiordimonte e Pievebovigliana sembrano avere qualche speranza in più. Se nelle settimane di novembre e dicembre si era creato un gruppo Whatsapp in cui il gestore dell’unico bar aperto in paese chiedeva se qualcuno aveva intenzione di uscire, ora la cittadina appare un po’ meno silenziosa e un po’ più accogliente. «I turisti possono arrivare tranquillamente, gli agriturismi sono aperti e pronti ad accoglierli» sottolinea il sindaco. I danni sono tanti, «ma la bellezza naturale è rimasta e puntiamo a quella per il turismo» sorride il consigliere Giorgio Occhipinti, in passato ingegnere della Regione e responsabile tecnico di demanio idrico, porti, lavori pubblici, edilizia sanitaria e ospedaliera delle Marche. Con il passare delle settimane, le persone stanno tornando e, ammette Citracca, «se ci sarà bisogno dell’aiuto dell’ex sindaco Luciani, chiederemo collaborazione. Se si può fare qualcosa per il territorio, cercheremo di farla tutti insieme. Sandro è una persona responsabile e spero in un’opposizione costruittiva. E’ tempo non di fare politica, ma di fare amministrazione».
8/Continua
Moduli in cui verranno allestite diverse attività, tra cui un bar
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