Pietro Valeriani, Alessandro Maccioni e Alessandro Delpriori
di Monia Orazi
Saranno terminati al massimo per fine anno i lavori al piano terra dell’ospedale di Matelica. Ad annunciarlo il direttore generale dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni, in una conferenza stampa alla presenza del sindaco Alessandro Delpriori, dell’assessore comunale alla sanità Pietro Valeriani, della consigliera Maria Laura Medici e di Dante Reale, coordinatore per il tribunale dei diritti del malato. “I lavori sono fermi perché non rientrano in quelli di emergenza, ma a seguito dell’incontro tra l’amministrazione comunale ed il presidente regionale Luca Ceriscioli – ha detto Maccioni – si è deciso di eseguirli comunque, se non saranno rimborsati dallo Stato, ricadranno nel bilancio dell’Area vasta 3. Domani scade il termine per le offerte che devono presentare gli ingegneri. Il progettista avrà quindici giorni di tempo per presentare il progetto, poi indiremo la gara.
I lavori dovranno essere terminati entro novanta giorni. Dal primo gennaio 2018 vogliamo riportare il punto di assistenza territoriale al suo posto”. L’importo complessivo necessario sarà di 342 mila euro. Una volta terminati i lavori tra novembre e dicembre, l’ex pronto soccorso, ora denominato Pat (Punto di assistenza territoriale) deputato ad accogliere solo codici bianchi e verdi, che fa registrare lo stesso afflusso dell’anno scorso, tornerà nella sede storica, mentre ora è ospitato negli ex locali di stomaterapia. Maccioni ha annunciato che a breve saranno eseguite una serie di riparazioni ai bagni, ai termosifoni, alla porta automatica rotta al secondo piano, alle calamite delle porte antincendio, il montacarichi sta per essere rimesso in funzione, saranno rifatti la segnaletica orizzontale e le strisce dei posti auto, si sta studiando con il Comune un progetto per risistemare il verde intorno alla struttura. Per quanto riguarda i servizi Maccioni ha annunciato che da maggio l’ambulatorio di dermatologia sarà pienamente operativo, per aprile ci sono dei problemi ma ha incaricato il dottor Simonacci primario di Macerata, di trovare personale per coprire le necessarie ore di ambulatorio. Per radiologia è stato assunto un tecnico destinato al distretto, si conta di tornare a tre giorni di ambulatorio, allungato l’orario di oculistica. “Qui all’ospedale di Matelica i medici di famiglia non sono voluti venire – ha aggiunto Maccioni – mancano radiologi stiamo provvedendo a risolvere il problema delle assunzioni, fatichiamo a trovare medici che vogliano lavorare in questo ospedale. Non c’è un problema di risorse, i soldi ci sono, su Matelica abbiamo investito e continueremo ad investire”. Soddisfatto il sindaco Alessandro Delpriori: “L’ospedale di Matelica sta dando risposte al territorio ospitando gli ospiti delle case di riposo di Pioraco e Pieve Torina, tra poco dovrebbe arrivare quella di Castelsantangelo sul Nera, abbiamo richiesto per le maggiori necessità di cure legate al terremoto ed all’incremento della popolazione di aumentare da otto a venti il numero di posti letto di cure intermedie, che consentono il ricovero diretto gestito direttamente dai medici di famiglia, a breve ne saranno attivati già altri otto”. Ha concluso l’assessore Valeriani: “Abbiamo predisposto una bozza di accordo con l’Asur, abbiamo fiducia, ci è stato dato un segnale di apertura con l’attivazione dei nuovi posti letto di cure intermedie”. Dante Reale ha rilevato alcuni problemi nell’erogazione dei servizi presso gli ambulatori, invitando a puntare sui servizi territoriali legati alla geriatria, visto che tra Matelica ed Esanatoglia ci sono circa tremila ultrasessantacinquenni, di cui almeno un migliaio usufruisce dei servizi di ricovero per almeno dieci giorni l’anno.
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