di Monia Orazi
Si sta completando in queste ore il trasferimento delle opere d’arte dal museo diocesano di Camerino, sito al primo piano del palazzo arcivescovile, gravemente lesinato dal sisma ai sotterranei dello stesso, nelle aule medievali individuate come deposito per i manufatti artistici salvati in arcidiocesi. “In questo modo potremo fare rimanere le opere d’arte che costituiscono patrimonio ed identità delle nostre comunità direttamente nel territorio – ha detto l’arcivescovo di Camerino monsignor Brugnaro – i sotterranei del palazzo arcivescovile non hanno subito il minimo danno per il terremoto. A seguito di alcuni sopralluoghi con i responsabili della Soprintendenza ci è stato assicurato che gli ambienti hanno il giusto gradiante di umidità per la conservazione delle opere”. Grazie al lavoro dei vigili del fuoco sono state eseguite delle opere provvisionali per la messa in sicurezza del palazzo con sbadacchiature alle finestre, puntellamenti e rinforzi alle murature lesionate.
Sono terminati da pochi giorni i lavori alle torri del Duomo. Lo ha annunciato l’ingegnere Achille Cipriani, comandante provinciale dei vigili del fuoco, il quale ha indicato entro poche settimane la fine dei lavori a carico dei vigili del fuoco in centro storico. Si sta intervenendo anche nella zona vicino Santa Maria in via e lungo Corso Vittorio Emanuele per garantire la transitabilità in sicurezza del centro, per recupero beni ed ulteriori interventi. Nei prossimi anni il centro storico di Camerino sarà un grande cantiere, secondo i tecnici incaricati dal Comune, che hanno studiato la zona rossa, serviranno 159 puntellamenti di edifici per una spesa complessiva di circa sei milioni di euro. Completata da tempo la messa in sicurezza di palazzo ducale, la scorsa settimana il sindaco Pasqui è riuscito a portare sotto corte il segretario nazionale Fiom Cgil Landini, durante la sua visita in centro storico.
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