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“Mozione Matelica”
al Consiglio dei ministri
per salvare i beni feriti dal sisma

SEDUTA STRAORDINARIA - Approvata all'unanimità dal Consiglio superiore per i Beni Culturali riunitosi al Piermarini. Il provvedimento chiede una sezione speciale della Protezione civile dedicata ai beni culturali e il coinvolgimento delle università nel recupero delle opere d'arte, che deve essere fatto sul territorio e con le forze del territorio

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di Monia Orazi

Approvata all’unanimità ieri sera al teatro Piermarini la mozione “Matelica”, da parte del Consiglio superiore per i Beni culturali, riunitosi in seduta straordinaria (leggi), dopo che nel pomeriggio i consiglieri hanno compiuto un sopralluogo all’interno della zona rossa di Camerino, al museo Piersanti di Matelica e nella chiesa di San Francesco. La mozione propone di istituire una sezione speciale della Protezione civile dedicata ai beni culturali, che possa operare in emergenza nel recupero delle opere d’arte e di coinvolgere i giovani nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Sarà presentata al consiglio dei ministri ed al ministero per i beni culturali. “E’ stata una giornata importantissima, perchè il Consiglio superiore dei Beni culturali, in una delle sue rarissime audizioni, è venuto direttamente sul territorio per toccare con mano la situazione del patrimonio culturale dopo il terremoto – ha detto il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori – è stato proposto di attivare la Protezione civile per i beni culturali, una proposta da me avanzata diverso tempo fa. E’ emerso che per noi salvaguardare il patrimonio culturale non è alternativo alla tutela delle persone, ma fa parte della stessa salvaguardia delle comunità, dobbiamo farlo insieme. Se non si ricostruiscono le chiese, le comunità, le persone non tornano a casa ed i negozi non hanno giro economico, il turismo non riparte. Speriamo ora si riesca a camminare in modo più spedito, gli strumenti ci sono tutti ma fanno fatica ad essere applicati. Si deve iniziare a lavorare su un recupero progettuale dei beni culturali, perchè se tra vent’anni ci sarà un altro sisma non si può sempre ricominciare daccapo”.

consigliobeniculturalimatelica4-400x300Tra i vari punti della mozione oltre alla convinzione che “il patrimonio culturale rappresenti un fattore essenziale per il futuro dei territori e costituisce un elemento di coesione ed identità per le comunità colpite dal sisma”, si auspica un sostegno da parte del governo e di tutta l’Europa per il recupero del patrimonio culturale “con maggiori risorse e personale specializzato, elaborando progetti di qualità per la rinascita di borghi, centri storici e monumenti, dei luoghi della cultura e dell’intero tessuto territoriale e paesaggistico”. Raccomandato nella mozione “il collegamento tra il recupero del patrimonio culturale con progetti di sviluppo economico sostenibile riguardo al turismo culturale, progetti di ricerca e formazione, innovazione tecnologica ed industria creativa”. L’ultima parte del testo caldeggia l’istituzione della Protezione civile per i beni culturali, appositamente formata dal ministero dell’istruzione, azioni di prevenzione, monitoraggio e manutenzione periodica del patrimonio culturale. Sono state annunciate anche alcune novità riguardanti Matelica. In estate si terrà una summer school per i beni culturali, tutta incentrata nei luoghi del terremoto. Delpriori ha poi annunciato il prossimo avvio di un progetto di recupero degli affreschi di palazzo Finaguerra (sede del museo archeologico) danneggiati dal sisma, lavori al museo Piersanti per riaprire almeno il piano terra e lo stato avanzato dei lavori nei sotterranei di palazzo Ottoni, destinato a diventare deposito attrezzato di opere d’arte.

“Mostre con le opere terremotate? In cambio casette e stalle”

 

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