di Sara Santacchi
Impossibili i sopralluoghi in zona rossa, nel centro storico, a Camerino dopo le quattro scosse di terremoto che da questa mattina stanno interessando tutto il territorio: da un’analisi esterna non risultano vi siano stati ulteriori crolli.
Una situazione ai limiti quella che sta affrontando la città ducale in queste ore dove, alle abbondanti nevicate che hanno causato uno stato di emergenza tale da spingere il sindaco Gianluca Pasqui a chiedere l’intervento dell’esercito (leggi l’articolo), si sono aggiunte le forti scosse mattutine. Per l’ufficio tecnico camerte, tuttavia, è stato impossibile riuscire a perlustrare la zona rossa per verificare se le stesse abbiano causato ulteriori crolli a causa della neve che rende impraticabile le strade nel cuore della città, dove gli spartineve non possono passare. Marco Orioli, ingegnere dell’ufficio tecnico camerte, insieme ai vigili del fuoco ha raggiunto solo alcune parti del centro dovendo rinunciare alla verifica completa della zona rossa. Stando a una prima analisi non sembrano esserci stati ulteriori crolli, mentre si sono aggravate le lesioni in alcuni edifici come il palazzo arcivescovile, già seriamente danneggiato nello spigolo che sovrasta l’accesso a corso Vittorio Emanuele. Stabile, invece, la cattedrale del duomo, con le lesioni alla base dei campanili che sembrano rimaste come erano. Anche nel palazzo ducale non ci sono stati altri crolli né al quadriportivo. Quanto alla chiesa di Santa Maria in Via, dalla quale è crollato il campanile lo scorso 26 ottobre, nella parte posteriore non si sono evidenziati crolli ulteriori, mentre è stato impossibile raggiungere in sicurezza piazza Umberto I per accertare la situazione della facciata. Proprio a causa della neve, in questi giorni le operazioni di puntellamento nei vari edifici del centro sono ovviamente sospese. Diversa è la condizione di alcuni edifici sopra le mura nel versante costeggiato da viale Emilio Betti che hanno riportato nuove lesioni.
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