di Laura Boccanera
Il comune di Civitanova possiede 656 unità immobiliari iscritte al catasto terreni (aree verdi, parcheggi) e 196 fabbricati fra scuole, centri civici, immobili storici, un patrimonio che solo recentemente è stato censito in maniera organica. Tra le proprietà anche le palazzine del Lido Cluana che dopo diverse gestioni (attualmente sono chiuse dopo che era diventato gestore Giuseppe Cerolini) potrebbero tornare a bando. Il comune ha infatti intrapreso un’azione legale per lo sfratto e il reintegro del possesso nei confronti della ditta concessionaria.
L’assessore al patrimonio Cristiana Cecchetti stila un bilancio di 5 anni di gestione delle strutture pubbliche, fra cause, riscossione degli affitti e cessioni: «il patrimonio immobiliare del comune di Civitanova è stato oggetto di un approfondito lavoro che ha prodotto consistenti economie nell’ultimo triennio – spiega la Cecchetti – per la prima volta, nel 2015, si è approvato in Consiglio comunale il piano delle valorizzazioni ed alienazioni degli immobili. Le vendite perfezionate hanno prodotto introiti per 425.558 euro, frutto della cessione di un appartamento in via Garibaldi, per 74.445 euro, e dell’area fabbricabile in zona Micheletti, per 351.113 euro. Nelle prossime settimane si procederà inoltre ad emanare il bando per il comparto di via Trieste. Ci sono ulteriori proprietà per le quali è stato avviato l’iter per la vendita, ma non ancora ultimato, perché sono sopravvenute ulteriori riflessioni».
E’ il caso dell’immobile a Civitanova Alta in Piazza Garibaldi, dove vanno risolti problemi relativi alla separazione dell’impiantistica. Per quanto riguarda l’ex sede della Polizia municipale, non si è proceduto con un bando per l’alienazione, poiché è in corso una trattativa con l’Agenzia delle entrate, ma si è presa in esame anche l’ipotesi di collocare lì la sede della Protezione civile.
La riduzione di immobili in locazione passiva, cioè di locali per i quali il comune pagava un canone di affitto, ha ammontato, nel triennio 2014- 2016, a risparmi per le casse dell’ente per 209.962 euro, frutto di un lavoro di riorganizzazione nell’utilizzo delle strutture comunali. E’ stato aggiornato l’inventario del patrimonio immobiliare dell’ente, inviato anche al Ministero del tesoro. «Un lavoro che ha ricevuto una valutazione favorevole da parte del collegio dei revisori dei conti, che hanno apprezzato gli effetti sull’attendibilità dei documenti di contabilità economico patrimoniale – continua la Cecchetti – da rimarcare il lavoro svolto per sanare situazioni di irregolarità nella detenzione delle sedi comunali. Si sono ad esempio individuate soluzioni organizzative per i centri civici, attivate procedure di recupero degli insoluti e rinnovati i contratti. Sono state inoltre adottate soluzioni per regolarizzare gli usi di locali, come per la sede dell’ex mattatoio alle associazioni di militari in congedo.
Per quanto riguarda i fitti attivi, l’amministrazione comunale si è trovata a fronteggiare diverse situazioni di criticità come il Lido Cluana, il giudice dovrebbe pronunciarsi entro febbraio ed è presumibile che per la primavera sia possibile pubblicare un nuovo avviso per selezionare il prossimo gestore».
Restano aperte anche le questioni relative all’ex Waikiki dove il comune ha ereditato una morosità pregressa in capo all’agenzia del demanio. I locatari si sono rivolti al Tar, impugnando alcuni atti del comune, tra cui il piano di valorizzazioni e alienazioni immobiliari. Il tribunale di Macerata ha emesso un’ordinanza di rilascio in favore del Comune. La discussione dell’udienza, vista l’opposizione dei ricorrenti a quanto intimato, è stata fissata per il 29 marzo 2017. Lo scorso 29 dicembre si è effettuato un tentativo di conciliazione, ma non è stato raggiunto alcun accordo.
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