Polemica sull’elezione di Vitali, il Pd:
“Rappresenta ogni ala del partito”

Il segretario del Pd Francesco Vitali

Pd, una lotta intestina che si gioca anche e soprattutto sui numeri. L’ultimo capitolo della battaglia all’interno della federazione provinciale è quello sulle cifre che hanno portato alla recente elezione di Francesco Vitali a segretario provinciale. 50 le preferenze al successore di Settimio Novelli su 56 votanti. E su questo non ci piove ma oggi lo scontro si gioca sugli aventi diritto. Da una parte i sindaci renziani Osvaldo Messi, Paolo Teodori, Andrea Gentili e Leonardo Catena che, astenuti dal voto perché in rotta con la linea Vitali, sostengono che l’elezione della nuova dirigenza sia avvenuta con la preferenza della metà degli aventi diritto (leggi). Dall’altra la nuova dirigenza che oggi risponde alle dichiarazioni di Messi e compagni portando altre cifre a sostegno della propria elezione: 

«L’assemblea provinciale che ha eletto segretario Francesco Vitali risulta composta da 83 aventi diritto e non 100 come erroneamente affermato da Messi. Riduzione dovuta al mancato rinnovo della tessera da parte di alcuni componenti. La scelta condivisa di non reintegrare fu presa in un’assemblea di luglio 2015 proprio in occasione delle elezioni a segretario di Settimio Novelli. All’ultima assemblea del 7 ottobre che ha eletto Francesco Vitali segretario  su 83 aventi diritto erano presenti 61 componenti e in 56 hanno partecipato al voto. Francesco Vitali è stato eletto segretario con 50 voti, 3 schede bianche, 3 nulle. A conclusione dell’assemblea, il segretario Vitali ha confermato la volontà di proseguire il lavoro svolto e di non voler modificare la segreteria che tra l’altro conta come componenti rappresentanti di tutte le sensibilità del partito. Un gesto unitario e significativo».