Spazio pubblicitario elettorale

Listeriosi: un altro decesso,
è una donna di Recanati

BATTERIO - Lorella Brandoni, 52 anni. I casi salgono a tre, due hanno riguardato la provincia di Macerata. E' il primo caso di una paziente così giovane. Nei precedenti erano tutti anziani

- caricamento letture
L'ospedale di Macerata

L’ospedale di Macerata

 

di Marina Verdenelli

La listeriosi fa un’altra vittima. E’ una donna di Recanati, di 52 anni, Lorella Brandoni. I decessi per la malattia infettiva trasmessa per la presenza di batteri in alcuni alimenti salgono così a tre da maggio 2015. Per la provincia di Macerata è il secondo dopo il caso di giugno 2015 e il primo di età così giovane (leggi l’articolo). Un altro si era verificato in provincia di Ancona, a Fabriano. Nelle morti precedenti le persone erano tutte e due anziane. La 52enne, che risiede a Recanati, aveva scoperto la malattia a febbraio. La morte risale al 30 maggio ma solo oggi la Regione ha comunicato la notizia. La donna si era rivolta all’ospedale per forti mal di testa e febbre. «Le condizioni della paziente, affetta da altre importanti patologie, erano risultate molto gravi sin dall’inizio della malattia – spiega la Regione in una nota – che si è presentata come “meningo – encefalite con stato di coma” ». Dopo un ricovero al nosocomio di Macerata, la donna era finita in coma e attualmente si trovava in una struttura di lungodegenza della provincia. «Era una paziente che rientrava nella seconda parte dell’epidemia – spiega Giuliano Tagliavento, dell’agenzia regionale sanitaria – quando è stato poi individuato anche il luogo e l’attività di produzione della carne da cui è partito il batterio. Dopo questa fase i casi si sono fermati. L’ultimo è stato del 4 marzo di quest’anno ma il paziente ora sta bene. E’ un uomo, sempre anziano, della provincia di Fermo. Da tre mesi non abbiamo più casi». Dopo il decesso della 52enne è stata informata la direzione sanitaria dell’Asur area vasta 3. Altri pazienti che avevano contratto il batterio sono guariti dalla patologia infettiva. “Pur non potendo considerare il focolaio ancora concluso, in quanto sono in corso di ultimazione le indagini di laboratorio ed epidemiologiche – continua la Regione – la situazione può essere interpretata come una tendenza all’estinzione dell’episodio, essendo trascorsi più di 90 giorni dall’ultimo nuovo caso. A seguito delle indagini avviate dalle strutture dell’Ars, l’Agenzia regionale sanitaria e dell’Asur , l’Agenzia sanitaria unica regionale, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche e il Laboratorio di riferimento nazionale per listeria dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e Molise, subito dopo l’evidenza di un anomalo aumento dei casi umani di listeriosi, nel mese di febbraio 2016 è avvenuta la identificazione sia di un alimento (salume “coppa di testa”), che di uno stabilimento marchigiano contaminati da Listeria monocytogenes (leggi l’articolo) con caratteristiche microbiologiche sovrapponibili al 100% con quelle che hanno determinato l’epidemia di casi umani”. Successivamente sono state intraprese tutte le iniziative necessarie per contrastare la diffusione dell’infezione. Si è provveduto ad informare la popolazione, a bloccare l’attività di produzione e commercializzazione, nonché il ritiro dal commercio dei prodotti alimentari a rischio. Stando sempre alla Regione sono state attivate le procedure di controllo sanitario integrativo sugli stabilimenti marchigiani di produzione, di commercializzazione e sui punti vendita sia di dettaglio che di grande distribuzione organizzata dei supermercati collegabili agli alimenti contaminati.

(Servizio aggiornato alle 16,30)



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X