“King of the beach”
pronta a lasciare Civitanova

SPORT - E' a rischio la manifestazione sportiva dedicata al beach volley. La giunta non sarebbe interessata all'accordo quinquennale proposto da Fulvio Taffoni con la richiesta di 18mila euro annui. L'organizzazione: "Disposti a trattare con altre città vicine"

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King of the beach

King of the beach

“King of the beach” a rischio. Questo potrebbe essere davvero l’anno dell’addio per la manifestazione sportiva dedicata al beach volley che si svolge in estate sul lungomare nord. Lo fa sapere l’organizzazione dopo una trattativa saltata con il Comune. Fulvio Taffoni infatti riferisce dei rapporti intercorsi con il sindaco. «L’indirizzo della giunta sarebbe quello di non essere interessata ad un accordo pluriennale – afferma Taffoni – e soprattutto l’esborso a carico delle casse comunali non dovrebbe superare i 5mila euro, una cifra ben lontana dalle richieste dell’organizzazione». L’associazione infatti aveva richiesto per il “King of the beach” un accordo quinquennale con lo stanziamento di 18mila euro annui più alcune spese a carico del Comune come la pulizia della beach arena, i parcheggi gratuiti e spese accessorie per l’organizzazione. A riferirlo l’assessore allo sport. «Cinquemila euro mi sembra una offerta perfino generosa – spiega Piergiorgio Balboni – oltretutto un contratto quinquennale sarebbe un accordo che impegna la futura amministrazione e a mio avviso non sarebbe corretto».  Non è d’accordo Taffoni, pronto a minacciare di abbandonare Civitanova. «E’ strano come da un lato il sindaco voglia avere una beach arena per un periodo più lungo – dice l’organizzatore – ma poi la giunta non abbia intenzione di garantire a quella che dovrebbe essere una delle manifestazioni da ospitarvi  un importo almeno sufficiente a costruire la beach arena per un solo week end. Il sindaco ha chiesto qualche giorno per salvare il salvabile, ma sinceramente, pensare che dopo tanti anni  la valutazione da parte della attuale giunta del valore di questo evento sia così bassa, non mi fa pensare a nulla di buono e non credo che questo sia sanabile in pochi giorni». L’organizzazione fa sapere anche che è pronta ad avviare trattative con altre città della costa e lancia l’appello agli sponsor privati per salvare la manifestazione che esiste dal 2000.

(l.b.)



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