Lo chalet Arena delle luci di Cingoli
di Leonardo Giorgi
«Dall’emeroteca alla sala slot, un vero salto di qualità». Sono le parole del consigliere comunale di Cingoli Elena Schiavoni, del movimento “Cingoli sviluppo” guidato dall’ex candidato sindaco Giorgio Giorgi. Oggetto delle critiche della Schiavoni è l’Arena delle luci, il rinnovato chalet nel cuore del Balcone delle Marche. Il locale è stato rinnovato dal Comune la scorsa estate (leggi l’articolo), per una spesa di circa 400mila euro. Dato in gestione al barman 25enne Loris Ciciliani, residente a Staffolo, il nuovo chalet ha registrato negli ultimi mesi un notevole successo di pubblico. Secondo il consigliere Schiavoni tuttavia, nei primi piani annunciati dal sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini per giustificare il rinnovamento del vecchio chalet situato nei viali Valentini, l’Arena delle luci sarebbe dovuta diventare un luogo molto diverso dalla sua forma attuale.
Elena Schiavoni, consigliere comunale di Cingoli
«Fin dalla programmazione dell’opera di riqualificazione dello chalet – spiega la Schiavoni, professoressa nell’istituto comprensivo Mestica di Cingoli – il sindaco Saltamartini ha sempre utilizzato il termine “emeroteca” per descrivere il nuovo locale che si sarebbe creato. Ovvero, un luogo che avrebbe offerto l’accesso a un vasto servizio di consultazione di giornali, riviste e periodici». «Nel bando per l’affidamento della gestione si parlava di “centro di aggregazione culturale e giovanile”. In realtà – continua il consigliere – si è investito oltre 400mila euro in una mera attività commerciale. Un discobar a tutti gli effetti, senza alcun obiettivo socio-educativo e culturale. Anzi, non posso fare a meno di sottolineare l’incoerenza nell’aver permesso l’uso di slot machine in bella mostra. Passare da un obiettivo di un’emeroteca alle slot machine mi sembra assurdo. Da parte dell’amministrazione, è un’ulteriore manifestazione della scarsa conoscenza delle problematiche giovanili e dell’assenza di sensibilità per favore un benessere psicofisico e sociale dei nostri ragazzi».
Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli
«L’opposizione – commenta il primo cittadino di Cingoli Filippo Saltamartini – ha perso una grande occasione per elogiare il lavoro dei ragazzi che gestiscono il nuovo chalet. L’Arena delle luci rappresenta un pieno successo cingolano e anche dell’amministrazione, riuscendo a rinnovare un’area che era attiva soltanto durante la stagione estiva. Grazie all’investimento fatto, lo chalet è diventato meta fondamentale per migliaia di ragazzi della provincia di Macerata e di Ancona. Al punto che tanti giovani cingolani non si spostano più il fine settimana per andare nei centri del divertimento lontani dal nostro comune, evitando potenziali stragi del sabato sera. Cingoli, tra l’altro, ha diversi centri culturali dedicati ai giovani in tutto il territorio, tra cui il centro diurno all’interno del teatro Farnese e la sala prove dell’auditorium Santo Spirito. Per quanto riguarda la presenza di slot machine, ce ne sono solo due e non è una prerogativa del nuovo chalet. É assolutamente legale. Se vogliamo parlare del gioco d’azzardo in generale – conclude Saltamartini – quello è un altro discorso. Un’amministrazone comunale non ha i mezzi e le possibilità di estirparlo completamente».
Loris Ciciliani, attuale gestore delle attività dell’Arena delle luci
Sulla questione è intervenuto anche il barman e gestore dell’Arena delle Luci, Loris Ciciliani. «Non capisco queste esagerazioni. Gioco d’azzardo in bella mostra? Le slot machine presenti – spiega il 25enne Ciciliani, residente a Staffolo in provincia di Ancona – sono solo due, messe in un angolo del locale e senza particolare visibilità. Certi consiglieri dovrebbero pensare a ben altro».
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Certamente il fatto che i giovani si possano ritrovare per ballare e non andare fuori è una nota positiva, ma ciò non toglie che un locale di proprietà comunale avrebbe potuto avere anche un’altra valenza…oltretutto dalla stessa amministrazione proclamata in campagna elettorale e in consiglio comunale. Infatti quando ho letto che lo chalet sarebbe divenuto oltre un bar un’emeroteca mi sono piacevolmente stupita e ho aspettato un po’ di tempo per vedere la realizzazione del progetto….quando però ho visto le slot…beh ho dovuto esprimere il mio malcontento !