L’incontro con la compagnia Danny Rose
Da sinistra: Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
di Federica Nardi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
«Se hai un’intuizione che non ti spieghi, devi subito correrle incontro». Così Pierfrancesco Favino, stasera in scena al Lauro Rossi con la replica dello spettacolo “Servo per due”, sintetizza la sua passione per il teatro. Insieme a lui per raccontare la genesi del grande successo della pièce anche gli attori della compagnia Danny Rose. Favino, in visita per la prima volta a Macerata, è rimasto piacevolmente sorpreso dall’accoglienza: «Il pubblico qui è molto caldo – ha detto Favino – Nel tempo libero abbiamo anche visitato il centro storico».
Lo spettacolo, tradotto e riadattato dal testo inglese di Richard Bean, è stato frutto di «un lungo lavoro di traduzione e adattamento che ci ha coinvolto tutti – racconta Paolo Sassanelli, noto attore della televisione italiana, anche lui in scena stasera sul palco del Lauro Rossi – Vorremmo restituire al pubblico l’eccitazione di andare a teatro, tanti spettatori tornano a vedere lo spettacolo e questo per noi è il vero successo». Eccitazione palpabile fuori e dentro il teatro, dove gli attori coinvolgono attivamente il pubblico, che diventa vero protagonista della vicenda. Ad ascoltare i due attori, questo pomeriggio, una platea gremita e in religioso silenzio per permettere anche agli ultimi arrivati, in piedi in fondo alla sala dell’Enoteca civica, di sentire.
Da sinistra: Pierfrancesco Favino, Romano Carancini e Stefania Monteverde
Favino e Sassanelli hanno raccontato la genesi dell’idea. «Abbiamo scelto di riadattare il testo e di ambientarlo nell’Italia degli anni Trenta – dice Favino – un momento di apparente pace, dove le persone facevano finta di essere ciò che non erano. Da lì parte una tradizione della comicità italiana che arriva fino a Checcho Zalone – puntualizza l’attore, suscitando l’ilarità dei presenti – Questo è uno spettacolo particolare perché è il pubblico che decide l’andamento, e si adatta al luogo che lo ospita. Qualsiasi spettacolo dovrebbe avere la capacità di modellarsi sul luogo dove viene realizzato». Tra i progetti futuri un’altra scommessa giocata sul filo dell’ironia: «Nel 2017 porteremo in tour un testo di Checov, “Le tre sorelle” – annuncia Sassanelli – Ma sarà ambientato nel sud Italia, tra Matera e la Puglia». Dopo l’incontro a salutare la compagnia anche il sindaco di Macerata Romano Carancini e l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, che si sono intrattenuti qualche minuto con Favino, atteso dagli altri attori per le prove finali, prima di salire sul palco.
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