Autovelox, Torresi scrive al prefetto

LA BATTAGLIA - L'assessore provinciale lamenta la presenza di rilevatori di velocità che a suo avviso verrebbero messi dai Comuni solo per fare cassa

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Giovanni Torresi

Giovanni Torresi

Continua la battaglia dell’assessore provinciale Giovanni Torresi, contro la presenza degli autovelox in superstrada. Dopo aver creato un gruppo su Facebook (leggi articolo), l’ex sindaco di Pioraco ha preso carta e penna per scrivere al prefetto Roberta Preziotti. «Tutti i giorni le forze dell’ordine si appostano con i loro autovelox prendendo di mira tutti quegli automobilisti che per un motivo o l’altro superano il limite di velocità di 110 o addirittura in alcuni punti di 90 all’ora» scrive Torresi. Che chiede al prefetto di rispondere ad alcune domande: «Ritiene giusto che un Comune si apposti sistematicamente subito dopo il limite dei 110 e l’inizio dei 90 facendo multe a raffica? Che alcuni Comuni chiudano i loro bilanci, e parliamo di milioni di euro, con i soldi di noi cittadini derivanti dalle multe sulla superstrada? Che le polizie municipali, invece che prevenire dagli incidenti facendo opera di controllo delle loro strade comunali, vadano invece a fare cassa in superstrada?». Torresi richiama poi una recente sentenza che in Emilia Romagna ha bocciato la possibilità per i Comuni di mettere autovelox in superstrada.



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