Cosmari: “La discarica
è un modello di eccellenza”

CINGOLI - Il consorzio respinge le accuse del consigliere Giorgi sull'impianto di Fosso Mabiglia

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La discarica del Fosso Mabiglia

La discarica del Fosso Mabiglia

Il Cosmari rinvia al mittente le accuse del consigliere cingolano Giorgio Giorgi riguardo la quantità dei materiali già ammassati nella discarica di Fosso Mabiglia, in località Castelletta di Cingoli, e la provenienza dei rifiuti (leggi l’articolo).

«Con insistenza – scrive il consorzio –  nonostante le informative fornite all’Ente, si continua a speculare sulla provenienza dei rifiuti solo perché i mezzi che trasportano la FOS e i sovvalli dall’impianto Cosmari alla discarica provengono da una ditta di Faenza. Il consigliere dovrebbe ben sapere che la ditta vincitrice dell’appalto dei suddetti trasporti è la Melandri Emanuele di Faenza. Ecco spiegato l’arcano della famosa ditta romagnola. Inoltre il consigliere Giorgi dovrebbe essere a conoscenza del fatto che i conferimenti alla discarica sono oggetto di costante verifica da parte degli organi di controllo preposti. Non solo, gli accessi sono sempre controllati: nel corso della notte da vigilanza privata, di giorno da personale societario. Inoltre, tutti i documenti di trasporto sono a disposizione degli organi di controllo, che effettuano frequentemente le verifiche del caso. In più ogni mese Cosmari invia agli enti competenti (Provincia, Arpam, Asur, Comune, ecc.) tutti i rendiconti e i monitoraggi richiesti, per cui ogni ente è assolutamente a conoscenza dell’andamento della gestione (ingressi, uscite, controlli), anche il consigliere Giorgi potrebbe esserlo se solo volesse. Riguardo ai quantitativi abbancati – prosegue il comunicato – in un anno in discarica sono stati conferiti 62.925 tonnellate di rifiuti, assolutamente in linea con le previsioni. Si ribadisce con forza che la gestione della discarica, controllata recentemente anche dalla Provincia di Macerata, è assolutamente rispettosa delle normative e conforme all’autorizzazione; anzi possiamo affermare che, sia come impatto visivo, che come minimizzazione dell’effetto odorigeno diffuso nei dintorni, la discarica di Cingoli è portata ad esempio quale nuovo modello di eccellenza nella gestione di tali impianti. È grave parlare di punti oscuri o di mancanza di chiarezza tanto più da chi dovrebbe, per lavoro ed esperienza, conoscere le normative ed ha la possibilità di accesso a tutta la documentazione».



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