Insulti su Facebook, l’assessore Giulio Silenzi querela e chiede un risarcimento danni di 20mila euro a Catia Bigoni. Succede a Civitanova. Dal mondo virtuale si passa così al tribunale. Al centro della denuncia c’è l’ex esponente del Pd, candidata alle primarie nel 2011 e poi uscita in polemica col direttivo e oggi in opposizione, da cittadina, all’attuale amministrazione. «Ero arrabbiata – commenta Bigoni – ora ci penserà l’avvocato». I fatti risalgono a diversi mesi fa e a comunicare l’arrivo della citazione in giudizio per ingiurie, con causa civile, è la stessa Bigoni che sul suo profilo mette una foto dell’atto che avvisa il mancato recapito. All’origine ci sarebbe un epiteto con cui la Bigoni avrebbe apostrofato Silenzi e sul quale il vicesindaco, spesso oggetto di insulti e scherni sul web, non ha voluto soprassedere. Chiesto un risarcimento danni, 20mila euro. Non è la prima volta che dalle “sentenze” sul web si passa agli atti dagli avvocati. Diversi i precedenti per i quali sia il sindaco Tommaso Corvatta che il vice sono stati oggetto di ingiurie e talvolta perfino minacce. La Bigoni ha incassato la solidarietà del web che si è mostrato indignato ed ha espresso vicinanza all’ex attivista politica del Pd. Sulla vicenda al momento l’assessore non rilascia dichiarazioni e rimanda commenti e valutazioni in un secondo momento. «Mi ha voluto dare una lezione – commenta Catia Bigoni – il post risale ad un momento in cui io ero molto arrabbiata, una conversazione che risale al 25 aprile, ma vado avanti, ora ci penserà l’avvocato, aspettiamo e vediamo cosa esce fuori. Mi ha denunciata in sede civile per ingiurie, diffamazione e minacce, un resoconto di 20 pagine che non ho nemmeno letto e consegnato al mio avvocato, ora stiamo a vedere».
(l.b.)
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