Per il terzo anno, la facoltà di Giurisprudenza dell’università di Macerata conquista il primo posto in Italia secondo le classifiche Censis 2015. Il dipartimento è l’esempio concreto di come una tradizione di studi secolare – lo studium juris è nato nel 1290 – possa rinnovarsi raccogliendo le sfide più attuali. Lo spiega il direttore Ermanno Calzolaio, rieletto nei giorni scorsi alla guida del dipartimento per il prossimo triennio, «lo studio del diritto a Macerata rimane un caposaldo nella formazione delle figure forensi classiche come avvocato, magistrato, notaio. Sono colpito dal clima di collaborazione e di armonia tra i colleghi, come attestano le tante iniziative scientifiche e di supporto alla didattica: nello scorso anno accademico ne sono state proposte oltre 80. Per favorire la professionalizzazione degli studenti di Giurisprudenza abbiamo stipulato convenzioni con la Corte di appello delle Marche, la Direzione territoriale del lavoro di Macerata, la Commissione tributaria di Ascoli, la procura di Ascoli e di Macerata. Un’altra nostra costante preoccupazione è l’internazionalizzazione e anche quest’anno è possibile iscriversi alla laurea internazionale in Giurisprudenza con l’università di Orlèans: un percorso formativo che si svolge in parte in Italia e in parte in Francia e che permette di ottenere il diploma francese di Licence e di Maîtrise, menzione diritto, insieme alla laurea magistrale in giurisprudenza. oltre a una solida formazione nel diritto e nella lingua di entrambi i paesi». Oltre alla laurea in Giurisprudenza, il dipartimento si è specializzato nella formazione di nuove figure professionali. La laurea triennale in Scienze giuridiche applicate – attivata a Jesi in collaborazione con la Fondazione Colocci – presenta quest’anno il nuovissimo indirizzo in consulente dei trasporti, che si aggiunge a quelli in consulente per il lavoro, operatore giudiziario e criminologico, scienze dell’amministrazione. «I trasporti – ribadisce il direttore Calzolaio – costituiscono un aspetto decisivo dell’economia produttiva mondiale, soprattutto oggi, in cui l’intero sistema distributivo ha subito una notevole frammentazione con la globalizzazione, con forti implicazioni anche sul piano giuridico». Il percorso jesino si completa con la laurea magistrale in Scienze dell’amministrazione pubblica e privata. L’altro percorso formativo attivato dal dipartimento è la laurea triennale in teorie, culture e tecniche per il servizio sociale, che dà accesso alla laurea specialistica (biennale) in politiche e programmazione dei servizi alla persona.
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Che ci fanno i giovani con queste lauree quando la politica schifosa ha già venduto e scippato il loro futuro in favore di ruberie e quant’altro???????