di Marco Ribechi
(foto di Lucrezia Benfatto)
Il lungomare di Civitanova ha gli ingredienti necessari per soddisfare qualsiasi aspettativa balneare, se poi a condire il tutto ci pensa un solleone da estate inoltrata allora gli chalet e le attività legate al mondo della villeggiatura possono tirare un sospiro di sollievo e sperare bene per il proseguo della stagione balneare. E’ iniziata bene l’estate a Civitanova con discrete presenze di locali e turisti soprattutto nel fine settimana. Frequenti sono anche i gruppi delle colonie che accompagnano in spiaggia i bambini dell’entroterra, altrimenti costretti a trascorrere le vacanze lontani dalla freschezza rifocillante delle acque marine. I bambini tra l’altro sono gli stessi che qualche giorno fa si erano ammalati per cause ancora sconosciute dopo aver fatto il bagno (leggi l’articolo).
«Veniamo qui ogni anno da Camerino – dice Marta Marucci, educatrice – Siamo lo stesso gruppo di quella spiacevole vicenda ma come vedete non abbiamo nessun timore, né noi operatori né i genitori. Si è trattato di un episodio sfortunato che per fortuna si è concluso. Oggi abbiamo portato circa 80 bambini che giocano e si divertono un mondo. Facciamo questo viaggio 3 volte alla settimana e sempre c’è grande allegria. Veniamo da Gigetta ormai da 6 anni, hanno delle strutture per giocare e ci troviamo molto bene».
Attento e vigile Stefano de Rosa, un bagnino del lungomare sud che non ha vita facile con 80 bambini che giocano in acqua: «Certo devo monitorare costantemente – dice il bagnino – Ma finché sono tutti insieme non c’è pericolo. Sono felice perché ogni anno mi sembra migliore del precedente, questa stagione sembra che anche il tempo, incrociando le dita, stia facendo la sua parte. Molte persone ritornano di anno in anno, questo significa che sono soddisfatti dei nostri servizi. La ciclabile è molto funzionale, ci sono sempre più bici e questo è importante al mare, inoltre le strutture sportive attirano molti ragazzi».
Ma non tutti quelli che arrivano in spiaggia lo fanno per rinforzare il fisico. «Vivo a Urbino ma mia moglie è di Civitanova – commenta Nazzareno Filomeni, pediatra – Quindi ovviamente passiamo le vacanze qui. Devo dire che una delle cose che amiamo di più è la possibilità di entrare col cane, per noi è come un figlio. Ci sono docce per rinfrescare gli amici a 4 zampe e inoltre questo litorale è più tranquillo del nord. Prendiamo l’ombrellone stagionale, sempre lo stesso. Anche i prezzi sono fissi da anni. Ora anche il lungomare è sempre più bello, le migliorie degli ultimi anni sono state notevoli, ci fa piacere camminare un po’ prima di arrivare in spiaggia».
Antonio Prenna, titolare dello chalet Gigetta, illustra le sue strategie per la stagione in corso: «Tutto dipende dal tempo, se continua così l’andamento è buono e siamo soddisfatti. Vendiamo soprattutto giornalieri quindi il sole è necessario per fare business. Vogliamo organizzare delle serate ma spesso è molto dura sostenere la spese, soprattutto la Siae ci fa soffrire. Da quando ha aperto lo Shada però vediamo che il movimento è aumentato anche da noi, è importante lavorare in sinergia. Per esempio organizzeremo una festa della birra dall’8 al’11 agosto per animare questo lungomare». Nello chalet non si può non notare una voliera che nasconde una criosa storia legata ad una colomba bianca molto amata dai bambini.
«Un po’ di tempo fa morì una ragazza – racconta Antonio Prenna – il giorno dopo una colomba bianca si posò sul mio braccio. Considerandolo un segno del destino feci costruire questa voliera e, per non far vivere il volatile in solitudine abbiamo inserito altri animali come tartarughe, conigli, pappagalli. Purtroppo mi hanno detto che devo rimuovere la voliera, è un peccato, tanti bambini sono molto incuriositi dalle specie che teniamo».
Dal sud al nord cambia il fondo della battigia ma non l’affluenza dei vacanzieri.
Da Re Sole Gaetana Ciccola viene sin da bambina e ora con i suoi figli: «Parto da Civitanova Alta, vengo in macchina ma non è un problema fare due passi in più. In realtà noi lasciamo l’auto a casa di mia madre e prendiamo la bici, è molto bello pedalare tranquilli senza paura delle auto. Mi piace qui perché l’acqua è bassa fino agli scogli e sono tranquilla con i bambini. Loro amano pescare, ma per ora riescono a prendere solo qualche bavosa». Lungomare nord preferito anche dagli amanti della spiaggia libera come Federico Mosca: «Vado sempre nella spiaggia libera, sono di Civitanova non sento l’esigenza di un balneare. Arrivo la mattina presto quando ancora è facile trovare parcheggio. Purtroppo negli anni le spiagge libere sono sempre meno e più strette, qui invece lo spazio è ottimo. Il fine settimana però sono prese d’assalto, per questo scappo in montagna».
Se i bagnanti sono contenti a manifestare insoddisfazione sono i gestori degli stabilimenti che oltre alla balneazione devono spesso curare anche la parte della ristorazione: «Il lungomare nord è stato strozzato, hanno tolto molti parcheggi e noi registriamo una diminuzione dei clienti, soprattutto per il ristorante – dice stizzito Pietro Colamacchia gestore dello chalet Filippo – La ciclabile la puoi fare ma servono altre migliorie. Mancano gli accessi pedonali, ce ne sono pochi. Io alla fine sono anche fortunato perchè mi trovo vicino al sottopasso ma per altri la situazione è complicata. C’è un solo ingresso e una sola uscita per le auto con il risultato che qui si intasa tutto. Togliere anche i parcheggi è stata una scelta errata. Speriamo che regga il tempo, alla fine saremo contenti lo stesso ma bisogna migliorare».
Sulla stessa linea ma più autocritico anche Helenio Carassai dell’Aloha: «Sono d’accordo a dire che questo lungomare sia più trascurato. Questa ciclabile per esempio mi piace ma deve essere terminata, ancora non è definitiva e non capisco cosa aspettino. La colpa comunque è anche di noi gestori che non riusciamo ad unirci e andare d’accordo, se organizzassimo delle iniziative tutti insieme forse il risultato sarebbe ancora migliore. I miei clienti sono famiglie della zona e arriveranno finché il tempo tiene. Alla fine noi dei balneari siamo come i contadini: lavoriamo solo se non piove».
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Con tutto il rispetto, ma per farsi un buon bagno bisogna arrivare al mare alle 7 in punto. A detta della Goletta Verde, l’acqua è comunque inquinata, ma almeno occhio non vede e cuore non duole: è trasparente e sotto appaiono solo sabbia e qualche pescetto. Basta aspettare la tarda mattinata e pare di stare su un altro litorale: l’altroieri con sgomento ci ho visto dentro di tutto. Per la prima volta nella mia vita, ho preferito stazionare sotto l’ombrellone: sì, perché occhio vede e cuore duole.
con il mare inquinato
E’ la conferma che le bandiere blu sono una presa in giro x tacitare i cittadini tutti,che vergogna, l’essere umano e la sua saluta non conta nulla.