Domani, sabato 17 maggio, alle 17, nel Museo Civico di Villa Colloredo Mels, nella cappellina della villa troverà definitiva sistemazione una piccola scultura lignea raffigurante “la Madonna col Bambino”, donazione al Comune di Recanati della famiglia Alessandrini. «E’ un’opera di singolare fascino e raffinatezza, del tutto sconosciuta agli studi specialistici», afferma Gabriele Barucca, responsabile della Sovraintendenza per i Beni Artisti e Storici delle Marche. Proveniente in origine da una chiesa del Fermano, la scultura è databile al primo quarto del XV secolo e la sua qualità è di notevole rilevanza. Continua ancora Barucca «Com’è noto, è estremamente difficile identificare una scultura “marchigiana” tra Trecento e prima metà del Quattrocento per l’esiguità dei manufatti giunti fino a noi; pertanto lo studio approfondito dell’opera in questione, magari dopo un necessario restauro che consenta di recuperare la policromia originaria, sarà di grande utilità per ricostruire le vicende della scultura tardogotica nelle Marche. Peraltro nella regione si registrano alcune opere di importazione e presenze casuali di artefici di origine oltremontana. Di fatto l’estrema eleganza della posa della Vergine, la tenerezza espressiva nell’interpretazione del tema dell’amore materno consapevole e doloroso, nonché la notevole perizia della tecnica esecutiva lasciano ipotizzare che l’autore della raffinata sculturina lignea possa essere un artefice francese attivo nelle Marche nei primi decenni del Quattrocento».
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