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Più vacanzieri nelle strutture
del Maceratese

L'INDAGINE - Il turismo in provincia rimane fortemente “stagionale” e percentualmente concentrato nei soli mesi di luglio ed agosto. Diminuisce la “clientela abituale” e aumenta l’utilizzo delle prenotazioni on-line

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Turisti chiedono informazioni allo Iat di Macerata

Turisti chiedono informazioni allo Iat di Macerata

di Alessandro Feliziani

Dopo un primo semestre turisticamente piuttosto buio, l’andamento dell’estate da poco conclusasi ha offerto al territorio maceratese motivi di tiepida soddisfazione. Il trimestre da luglio a settembre 2013 ha portato in provincia più turisti rispetto all’analogo periodo dell’anno passato, pur senza recuperare del tutto il calo registratosi in precedenza e dovuto, essenzialmente, alla congiuntura negativa che anche il settore turistico risente per la crisi economica generale.
Le strutture ricettive del maceratese, considerate nel loro complesso (alberghiere ed extralberghiere), nei mesi di luglio, agosto e settembre hanno fatto registrare una vendita di camere decisamente superiore a quella del 2012 e le percentuali di occupazione dei posti letto sono state del 72% a luglio (+11% rispetto a luglio 2012), 81% ad agosto (+7%) con una punta massima di 86% (+8%) nella settimana di Ferragosto e 30% (+19%) settembre. Addirittura a luglio la percentuale registrata dalle strutture ricettive del maceratese è stata la più alta nelle Marche, mentre ad agosto è stata inferiore solo a quella della provincia di Pesaro-Urbino.

Turisti in visita a Macerata

Turisti in visita a Macerata

Questi dati sull’andamento turistico estivo legato alle presenze nelle strutture ricettive sono ricavati dal report che l’Insnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) ha redatto per conto dell’Unioncamere delle Marche e che è stato pubblicato a fine ottobre, proprio mentre la Regione decideva di passare il “testimone” dell’immagine turistica marchigiana dall’americano Dustin Hoffman all’autoctono Neri Marcorè (leggi l’articolo).
L’indagine, condotta nell’ambito delle attività dell’Osservatorio turistico regionale, si è basata su un campione rappresentativo di 866 strutture ricettive, suddivise percentualmente, sia tra le province marchigiane sia tra le diverse tipologie di prodotto turistico (località marine, città d’arte, campagna e montagna).
Campeggi e villaggi turistici hanno fatto registrate le percentuali più alte di posti letto occupati nei mesi di luglio e agosto, mentre a settembre le presenze sono state percentualmente maggiori negli hotel a 3 e 4 stelle. I Bed Breakfast sono le strutture che nel 2013 hanno aumentato percentualmente le presenze in tutti e tre i mesi rispetto al 2012.

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L’Isnart ha approfondito la rilevazione, cercando di “fotografare” anche la fisionomia del turista. Da un anno all’altro sono aumentate nel maceratese del 3% le famiglie (46%), mentre sono diminuiti dell’1,3% i gruppi organizzati (7,1%). Quasi immutate le percentuali delle coppie (37,2%) e dei single (5,2%): la rimanente quota del 4,5% è rappresentata dal turismo cosiddetto “business”, comprendente i partecipanti a congressi e convegni.
Nelle località di mare e di campagna le famiglie in vacanza hanno rappresentato circa il 50% dei turisti, mentre le località di montagna sono state preferite dalle coppie (40%) e dai gruppi (11%).
Circa il tipo di struttura prescelta, le famiglie hanno preferito, nell’ordine: i camping, gli agriturismi e gli hotel; le coppie, invece, i B&B e i Country House.
Sempre in base al report dell’Isnart, nei tre mesi estivi strutture ricettive maceratesi la clientela è stata per l’84% composta d’italiani (erano stati l’87,6% nel 2012) e per il 16% da stranieri (12,4% nel 2012). Questi ultimi, provenienti soprattutto da Germania, Olanda e Francia, hanno in prevalenza scelto strutture extralberghiere.
La permanenza media nelle strutture è stata di circa cinque notti, per l’esattezza 4,9 (nel 2012 la media era stata 4,6). Gli stranieri si sono fermati più a lungo (5,3 notti) rispetto agli italiani (4,6).

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Inoltre, l’indagine Isnart ha esaminato anche il comportamento della clientela circa le modalità di prenotazione. Dei turisti che hanno soggiornato nelle strutture della provincia di Macerata circa un terzo (30,2%) ha fatto ricorso al circuito dell’intermediazione. Di più per la destinazione alberghiera, rispetto all’extralberghiera. Nel 77% dei casi l’intermediazione commerciale è avvenuta tramite i siti internet, il resto tramite agenzie di viaggio.
Se si osserva il fenomeno dall’ottica dell’offerta turistica, il 56% delle strutture ha un sito internet di proprietà che permette la prenotazione. Complessivamente, comunque, in provincia di Macerata le prenotazioni tramite web sono state il 47,7%. La possibilità di prenotare direttamente on-line nel 2013 è stata offerta dal 60% delle strutture, con un aumento di quasi il 17% rispetto ad un anno fa.
Infine, un ultimo dato significativo. In provincia di Macerata nel 2013 è calata la cosiddetta “clientela abituale”, cioè quella che ogni anno ritorna nella stessa struttura ricettiva. Questa percentuale nel trimestre luglio-settembre si è attestata al 27,6% (circa un punto in meno rispetto alla media regionale), ma ben 7,5% in meno rispetto al 2012. Lo scorso anno, infatti, la clientela abituale era stata il 35,1%, la più alta percentuale nelle Marche.
A parte questo riscontro, che denota probabilmente anche un positivo ricambio generazionale del turista-vacanziere, resta il fatto che il turismo nel maceratese è ancora fortemente “stagionale”, concentrato cioè nei soli mesi estivi. Se si guarda, infatti, alle previsioni per il semestre ottobre-dicembre 2013, sempre secondo il report Isnart, risulta che nelle strutture ricettive del maceratese le camere prenotate variano da un 13% in ottobre a meno del 10% in dicembre. Si tratta di percentuali inferiori a quelle dello scorso anno, tuttavia migliori rispetto ai numeri delle altre provincie marchigiane e notevolmente più alte della media regionale, che oscilla tra il 5,8 e il 4,7%. In questo periodo di bassa stagione – in cui per altro predomina la tendenza al “last minute” – sono favorite le strutture alberghiere, rispetto alle extralberghiere e soprattutto i centri d’arte.



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