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Temporali, allarme nel weekend
“Piogge anche oltre i 50 millimetri”

LE PREVISIONI - Redo Fusari, meteorologo dell'Osservatorio Geofisico di Macerata, mette in guardia dall'arrivo di una perturbazione di origine atlantica venerdì prossimo: "Potrebbe provocare danni ambientali"

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Temporale Mc

 

di Filippo Ciccarelli

Potrebbero creare diversi problemi le forte piogge ed i temporali che, secondo le previsioni, colpiranno le Marche e la provincia di Macerata nella seconda parte della settimana. E’ Redo Fusari, meteorologo dell’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Macerata a fare il punto della situazione: «Entro venerdì prossimo, la penetrazione di una depressione di origine atlantica sull’area mediterranea, dove per alcuni giorni era presente un’area anticiclonica centrata sull’Europa orientale, provocherà un contrasto di masse d’aria, che poi darà luogo a precipitazioni particolarmente intense anche sulla regione Marche» spiega Fusari. Il tempo stabile avrà dunque vita breve, anche se c’è da dire che le recenti piogge hanno compensato solo in parte il calo sensibile di precipitazioni registrato negli ultimi tre mesi.

Redo Fusari, metereologo dell'Osservatorio Geofisico Sperimentale di Macerata

Redo Fusari, metereologo dell’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Macerata

«Nello specifico, allo stato attuale, le prognosi meteorologiche indicano da sabato a lunedì prossimo un ammontare di piogge che potrebbero superare largamente i 50 millimetri di acqua precipitata. Le piogge dovrebbero iniziare nella tarda mattinata di sabato – prosegue Fusari -, per poi proseguire nelle ore e nei giorni successivi, anche sotto forma di rovesci temporaleschi, che potrebbero poi provocare locali danni ambientali. Fenomeni meteorologici di specifica rilevanza di frequente si presentano proprio nel periodo di passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale, allorchè l’atmosfera e le acque marine ancora risentono del caldo di fine estate e quindi sono relativamente ricche, o rispettivamente producono, notevoli quantità di vapor d’acqua, che vanno a potenziare i fronti nuvolosi apportatori di piogge. Infatti il contrasto che si genera, quando si verificano irruzioni di masse d’aria provenienti da latitudini settentrionali, ancorchè umide come quelle di origine oceanica, solitamente provoca poi fenomeni caratterizzati da forti acquazzoni o rovesci temporaleschi. Ricordo ad esempio le notevoli precipitazioni, circa 148 millimetri, del 13 e 14 settembre dell’anno passato, i 57 millimetri del 23 e 24 ottobre 2009, i 59 millimetri del 16 settembre 2006. La pioggia è indispensabile all’ambiente come a noi umani il cibo – conclude Fusari -, ma, attenzione, a volte le scorpacciate possono anche far male!».

 



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